«Il provvedimento andrà al prossimo Consiglio dei Ministri o al massimo a quello successivo», così dichiarava Prodi, nel corso di un incontro tenutosi all’inizio di maggio, in merito alla riduzione del cuneo fiscale.
Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che estende il taglio del cuneo fiscale anche a banche e assicurazioni e che potrebbe portare notevoli vantaggi alle imprese, a partire dal primo luglio. Ora si attende l’approvazione del Parlamento.
«La promessa è stata mantenuta: dalla seconda metà dell’anno scenderanno le tasse sul lavoro grazie all’attuazione del taglio del cuneo fiscale. Grazie al decreto c’è il via libera definitivo per la riduzione delle tasse sul lavoro per le imprese. C’è stato un confronto con l’Unione europea e per venire incontro alla richiesta esplicita della Ue con il DL si estende anche alle banche e alle assicurazioni», così ha dichiarato Enrico Letta, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Secondo il leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, si tratta di un impegno rispettato che potrebbe portare vantaggi alla competitività del Paese e alle imprese.
Il costo per l’operazione del cuneo fiscale sarà di circa 2 miliardi e mezzo nel 2005 e di 5 miliardi quando il sistema entrerà a regime. In particolare, il costo dell’estensione sarà di circa 600 milioni di euro, ma la posizione del Governo è chiara: «lo Stato non metterà un euro». «Nessun regalo a banche e assicurazioni. Ora le imprese dimostrino di investire su ambiente e fonti energetiche rinnovabili», ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro per l’Ambiente.