Di questi tempi le spese di avvio attività e i costi fissi costituiscono un forte deterrente per chi decide di mettersi in proprio o comunque un dispendio di risorse possibilmente da evitare. Una soluzione che sta emergendo anche in Italia è il co-working, ovvero la condivisione di studi o uffici con l’obiettivo di risparmiare e creare nuove sinergie lavorative.
La nuova tendenza è stata fotografata da Bakeca.it, osservando le tipologie di annunci pubblicati sul portale: sempre più professionisti, pur avviando un’attività in proprio, ricercano occasioni di collaborazione con altri esperti che operano in ambiti affini.
Internet fornisce un canale ottimale per la ricerca di coworker attraverso i siti di annunci gratuiti: nei primi 4 mesi del 2010, infatti, Bakeca.it ha registrato un raddoppio degli annunci di offerta relativi a uffici, studi o negozi in condivisione, con oltre 1000 inserzioni per la ricerca di “coinquilina/o da ufficio”, che si estendono dal nord al sud Italia.
Emerge chiaramente il desiderio di andare oltre il semplice abbattimento delle spese: l’85% degli utenti intervistati da Bakeca.it considera infatti la condivisione come «la scelta ottimale per un supporto morale e consulenziale (70%) e per la possibilità di creare nuove opportunità di business (60%)».
Secondo quanto emerso dalla ricerca, la categoria più aperta a questo tipo di pratica sono i grafici (30%), seguiti da medici e avvocati (25%), mentre al terzo posto si trovano gli architetti e geometri (11%).
Al giorno d’oggi quindi «il “fare squadra” rappresenta un antidoto indispensabile contro la crisi: trovarsi in due o più ad avviare un progetto d’impresa, significa avere appoggi su come muoversi in ambito bancario, amministrativo e commerciale, scambiare idee ed esperienze con imprenditori che operano in ambito collaterale e creare progetti in sinergia».