Presentata ieri la Relazione annuale INPS [scarica il Rapporto INPS 2010] che fa il punto sui risultati raggiunti nel corso dell’anno. Tra le evidenze, ha spiccato anche il cammino intrapreso verso la digitalizzazione dei servizi pubblici.
Il 2010 è stato un anno caratterizzato dalla pluralità dei canali utilizzati per l’accesso ai servizi, che ha privilegiato il trasferimento su Internet di molti servizi.
Per quanto riguarda la partecipazione dei contribuenti, in effetti i numeri sono stati da record: 24,5 milioni di chiamate ricevute dal contact center (+9,9%); 106,6 milioni di visitatori del sito web in un anno, con una media giornaliera di 292mila; 2,5 miliardi di pagine viste all’anno, 6,9 milioni al giorno; 27.500 pagine web disponibili sul sito; 98,9% i processi e i servizi online coperti; 5,5 milioni di codici PIN rilasciati.
Tra i servizi INPS online attivati e le nuove iniziative avviate spiccano:
- la possibilità di presentare le domande di pensione;
- l’acquisizione delle informazioni reddituali possedute da altre amministrazioni;
- le detrazioni di imposta per i pensionati;
- il fascicolo sanitario per gli invalidi civili;
- la certificazione di malattia;
- la trasmissione unificata dei flussi contributivi e retributivi;
- la costituzione del polo specializzato per la gestione del Fondo per le pensioni delle casalinghe.
Nel corso del 2011 è stato poi avviato un processo massiccio di migrazione online di moltissime richieste di prestazione, concludendosi la fase transitoria e rendendosi obbligatoria la procedura online per numerosi servizi. Senza contare la crossmedialità: l’INPS è oggi raggiungibile anche su smartphone con m.inps.it e su iPhone e iPad.
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