Niente sanzioni SISTRI per tutto il 2015, stipendio più basso per i contratti di solidarietà, bloccato come previsto l’aumento della benzina, niente blocco degli sfratti nel 2015: sono alcune delle principali misure contenute nel consueto decreto Milleproroghe di fine anno. Si tratta del decreto legge 192/2014, approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 24 dicembre, e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre. Vediamo le principali caratteristiche.
Accise
Abolita la clausola di salvaguardia in base alla quale era previsto un aumento delle accise sulla benzina. La clausola era inserita nel decreto IMU di fine 2013, e serviva a coprire le eventuali minori entrate provocate dall’abolizione dell’IMU sulla prima casa. Con il comma 9 dell’articolo 10, il Milleproroghe elimina l’aumento della benzina, e prevede che le minori entrate IMU vadano compensate con gli incassi che deriveranno dalla legge sulla voluntary disclosure, relativa al rimpatrio e all’emersione di capitali. nel caso in cui queste risorse non bastassero, si farà fronte alle esigenze di cassa attraverso l’aumento degli acconti IRES e IRAP. E resta una nuova clausola di salvaguardia per aumenti della benzina a partire dal 2016. Comunque sia, per il momento non scatta il previsto rincaro dei carburanti, che avrebbero comportato per gli automobilisti un aggravi di circa 2 centesimi al litro.
SISTRI
Il mancato adeguamento alle nuove regole del sistema di tracciabilità rifiuti non sarà sanzionato ancora per tutto il 2015, ma saranno applicate, dal 1 febbraio 2015, le sanzioni per l’omessa iscrizione e il mancato versamento del contributo SISTRI nei termini previsti. La proroga di un anno per le aziende che trasportano e smaltiscono rifiuti pericolosi, inserita nel comma 3 dell’articolo 9 del Milleproroghe, è concessa per consentire
«La tenuta in modalità elettronica dei registri di carico e scarico e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati nonché l’applicazione delle altre semplificazioni e le opportune modifiche normative».
Le associazioni di categoria continuano a chiedere semplificazione che portino sostanzialmente all’abolizione dell’attuale sistema del SISTRI
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Contratti di solidarietà
Questa è una proroga che in realtà manca, nel senso che non è stata inserita nel decreto, con la conseguenza che dal primo gennaio 2015 i contratti di solidarietà perdono il 10% sull’integrazione salariale. Questi contratti per legge prevedono un’integrazione al 60%, a carico della cassa integrazione straordinaria, sulla parte di monte ore che viene perso. In realtà, nel 2014 l’integrazione era al 70%, ma questo 10% in più non è stato prorogato nel 2015. Quindi, l’integrazione sarà al 60%.
Sfratti
Altro slittamento non concesso dal Milleproroghe, quello del blocco degli sfratti. Il Ministero delle Infrastrutture rende noto che la mancata proroga è compensata dal fatto che il decreto casa prevede l’incremento dei fondi per affitti e morosità incolpevole, con uno stanziamento di 446 milioni di euro. La proroga, che era stata invece concessa per il 2014, riguarda i contratti scaduti. Secondo i calcoli dell’Unione inquilini, che chiede la proroga, a rischiare lo sfratto sono circa 30mila famiglie.
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Altre misure
Tra le altre misure:
- Pubblica Amministrazione: niente aumenti per i manager pubblici per tutto il 2015, allungati per 12 mesi i contratti dei precari delle province, slitta al 2016 il termine per le nuove assunzione a tempo indeterminato nel settore pubblico in compensazione delle uscite del 2013;
- Scuola: entro marzo 2015 arriva il concorso per i presidi (era atteso per fine 2014), prorogati i fondi per l’edilizia scolastica, proroga al 31 ottobre per l’ingresso di professori associati all’università;
- Giustizia: rinvio di sei mesi, al primo luglio 2015 per l’avvio del processo amministrativo digitale.
(Fonte: il decreto Milleprogohe, Dl 192/2014, in Gazzetta Ufficiale)