Definitivo il testo del tanto atteso Decreto Rinnovabili, per ridefinire gli incentivi al fotovoltaico, presentato oggi al Consiglio dei Ministri dai responsabili dello Sviluppo economico Paolo Romani e dell’Ambiente Stefania Ptrestigiacomo.
Un percorso minato dalle mille proteste di associazione e imprese del settore, preoccupate per la paralisi della filiera dopo il drastico taglio agli incentivi operato dal Governo.
Confermata la bozza di ieri: gli incentivi verranno erogati quando gli impianti entreranno in servizio, quindi dall’allaccio alla rete, una questione che aveva visto un attrito tra Romani e Prestigiacomo.
Quest’ultima ha però ottenuto una garanzia per le imprese: un indennizzo in caso di ritardo di allaccio entro 30 giorni. Su quest’ultimo punto la delibera dell’Autorità dell’energia sul Tica ha fissato regole rigide, volte ad evitare che le imprese vengano penalizzate per colpe non proprie.
Gli impianti fotovoltaici riceveranno un sussidio più basso con il passare dei mesi, quindi le imprese che arriveranno per prime riceveranno un aiuto più consistente.
«La discussione è stata anche dura, ma il lavoro fatto e lo strumento che abbiamo firmato è di intermediazione assoluta. Daremo finalmente consolidamento e certezza a chi opera in questo settore, mi auguro che sia un buon lavoro» è stato il commento di Romani, a margine della firma del decreto interministeriale sugli incentivi alle fonti rinnovabili.
– GreenStyle
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