La Super Anagrafe dei conti correnti servirà al Fisco per effettuare “analisi del rischio evasione” e determinare alcune voci della Dichiarazioni ISEE dei contribuenti ai fini delle prestazioni di Welfare: lo prevede un emendamento alla Legge di Stabilità. In questo modo, da una parte si affinano le armi anti-evasione, dall’altra si prosegue sulla linea delle semplificazioni in base alle quali si evita al contribuente di dover dichiarare tutto quanto è già noto all’Amministrazione Finanziaria.
=> Anagrafe conti correnti: tutti i dati al Fisco
Dati bancari ai Fisco
Il Salva Italia ha previsto la comunicazione annuale da parte di banche e intermediari finanziari alla Super Anagrafe di tutti i dati su conti e transazioni dei contribuenti, a partire da quelli relativi al conto corrente (saldo di inizio e fine anno, importo totale di addebiti e accrediti). L’emendamento all’articolo 26 della Legge di Stabilità va a modificare il Salva Italia (comma 4, articolo 11, Dl 201/2011), in base al quale le informazioni contenute nella Super Anagrafe sono utilizzabili dall’Agenzia delle Entrate solo per la compilazione di liste di contribuenti a rischio evasione.
Controlli fiscali
Si tratta di una norma, la cui importanza è stata anche ribadita dal Garante Privacy in sede di approvazione del nuovo Redditometro, a tutela non solo della riservatezza ma anche del principio dell’onere della prova. La legge tutela il contribuente dall’uso delle informazioni in sede di controllo fiscale e, da come è formulato l’emendamento, par di capire che ciò resti immutato. La novità è che il Fisco potrà utilizzare i dati della Super Anagrafe a fini statistici e di elaborazione, per mettere a punto efficienti meccanismi anti-evasione, non applicabili dunque ai singoli controlli sui contribuenti.
ISEE 2015
La seconda parte dell’emendamento invece riguarda l’ISEE. La riforma del Riccometro prevede, fra le altre cose, che il contribuente inserisca nella DSU (Dichiarazione Sostituiva Unica) le informazioni relative alla giacenza media del conto corrente, dato non facilissimo da rilevare (il calcolo si effettua a partire dall’estratto conto): per andare incontro al cittadino, un accordo con ABI e Poste Italiane permetterà per il 2015 di ottenere l’informazione allo sportello . Dal 2016 il dato non dovrebbe essere più necessaria in quanto l’INPS (che calcola l’ISEE) potrà ottenerlo direttamente all’Agenzia delle Entrate.
L’emendamento
Le «informazioni, inclusive del valore medio di giacenza annuo di depositi e conti correnti bancari e postali, sono utilizzate ai fini della semplificazione degli adempimenti dei cittadini in merito alla compilazione della dichiarazione sostitutiva unica». ma anche, «in sede di controllo sulla veridicità dei dati dichiarati nella medesima dichiarazione».
Questo per evitare che si mettano in pratica strategie da furbetti, per cui o si dichiara di non avere un conto corrente o lo si svuota a fine anno per riempirlo poi nei primi giorni dell’anno seguente, così da ottenere una classificazione di reddito ISEE più vantaggiosa.