ISTAT: fiducia imprese del commercio in ripresa

di Alessandro Vinciarelli

29 Aprile 2011 10:30

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Dati ISTAT di aprile 2011: l'indice destagionalizzato della fiducia delle imprese del commercio è passato da 100,8 a 104,2 e per quelle dei servizi da 97,7 a 97,9.

Cresce, stando agli ultimi dati ISTAT, la fiducia delle imprese dei settori Servizi e Commercio: ad aprile 2011 l’indice destagionalizzato è salito da 100,8 del mese precedente a 104,2 per le imprese del Commercio e da 97,7 a 97,9 per quelle dei Servizi.

Imprese Servizi. Migliorano giudizi e attese sugli ordini (anche se qui la crescita è meno ingente) ma peggiorano decisamente le previsioni sull’andamento dell’economia. Migliora comunque la percezione degli affari, anche se cala la fiducia su prezzi di vendita e occupazione.

A livello settoriale, la fiducia sale nei trasporti e magazzinaggio – passando da 90,7 a 99,8 – e nei servizi alle imprese e altri servizi passando da 93,5 a 98,2. In calo l’indice scende nei servizi turistici, che passa da 105,2 a 97,3, e nei settori dei servizi di informazione e comunicazione, passando da 103,5 a 92,5.

A credere maggiormente in un miglioramento dell’economica del Paese sono le imprese attive nel settore dei trasporti e magazzinaggio con un saldo che sale da -34 a -16 e nei servizi alle imprese e altri servizi (da -24 a -18). In peggioramento l’indice nei servizi di informazione e comunicazione (da 20 a -26) e in quelli turistici (da -1 a -22).

Il miglioramento dell’indice della fiducia è più accentuato nel Mezzogiorno (passa da 98,3 a 111,8), stabile nel Nord-est (da 97,2 a 97,3) mentre al Nord-ovest e nel Centro si avverte un peggioramento, da 98,2 a 95,9 e da 100,0 a 97,5 rispettivamente.

Tra gennaio e marzo 2011 il 43% delle imprese ha percepito l’esistenza di ostacoli all’attività produttiva (contro il 34% precedente). Scende da 78% a 72% invece la percentuale di imprese che denunciano l’esistenza di vincoli dal lato della domanda e da 7% a 12% quella di chi segnala la presenza di vincoli finanziari.

Imprese Commercio. Scende la fiducia nella distribuzione tradizionale passando da 107,7 a 106,5 e salgono quella nella grande distribuzione, passando da 95,9 a 105,1. Nella distribuzione tradizionale cala il saldo dei giudizi sulle vendite correnti e quello delle aspettative a breve termine sulle vendite. In calo anche il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino.

Nella grande distribuzione il trend si inverte e migliorano sia i giudizi che le attese sulle vendite. In calo anche in questo comparto il saldo dei giudizi sul livello delle scorte di magazzino.

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