Firmato “Abruzzo 2015“, l’Accordo di Programma per portare l’innovazione nel sistema economico regionale, facendo ricorso alle Reti d’imprese. Un modello di politica industriale fondato sul contratto di rete, i cui vantaggi sono noti anche tra le Pmi che vi fanno ricorso per rafforzare la propria presenza sul mercato e la competitività internazionale.
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APPROFONDIMENTI:
- Reti di imprese in Italia: stipulare un contratto di rete tra Pmi
- Reti d’imprese, piacciono alle Pmi italiane
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L’Accordo tra Regione e MiSE mette in campo 9 milioni 660 mila euro e coinvolge agenti sociali e forze sindacali ed economiche abbruzzesi.
Una Regione in cui la ripresa sembra già avviata, con le imprese del manifatturiero che hanno portato la produzione del periodo gennaio-settembre 2010 a salire del +10% su quella del 2009. Va bene anche l’export che nello stesso periodo ha fatto segnare un incoraggiante +18,9%, contro il +14,3 del sistema Italia. Anche sul fronte del credito alle imprese l’Abruzzo è cresciuto più dell’Italia: +7,39% contro il +6,79%.
Particolare attenzione è stata posta dalla Regione sulle Pmi, con bandi nel 2010 che hanno distribuito circa 132 milioni di euro, puntando soprattutto sulla riattivazione delle attività produttive, sul migliorare le capacità di accesso al credito e sulla creazione dei poli di innovazione.