Terrevive e giovani: online i bandi d’asta del Demanio

di Noemi Ricci

19 Novembre 2014 09:00

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Al via le aste del Demanio relative al progetto Terrevive: online i bandi per l'acquisto di campagne incolte nel quadro degli avvisi di vendita e locazione di terreni pubblici incolti, con corsia preferenziale per i giovani.

Al via le prime aste di terre pubbliche incolte: i primi avvisi d’asta sono online sul sito dell’Agenzia del Demanio. Come disposto dal Progetto Terrevive promosso dal Ministero delle Politiche Agricole MIPAAF, i bandi prevedono la cessione in affitto o vendita di 5.500 ettari di terreni agricoli demaniali incolti. Previsto un canale preferenziale per i giovani under 40 (ad oggi il 14% degli imprenditori agricoli) sia per la locazione che per la vendita (per la quale sono previste aste pubbliche per terreni con valore superiore ai 100mila euro).

=> Terreni pubblici ai giovani agricoltori con il decreto Terrevive

Terreni all’asta

  • 2.480 ettari di proprietà del Demanio dello Stato;
  • 2.148 ettari di terre in uso al Corpo Forestale dello Stato;
  • 882 ettari di terreni di proprietà del Centro per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA).

Terreni in affitto

Verrà messa in locazione una quota minima del 20% del totale delle aree individuate, più gli eventuali lotti invenduti. L’obiettivo di Terrevive è di far tornare produttive le campagne offrendo al contempo un’occasione di lavoro per le nuove leve, incentivando così il ricambio generazionale e l’imprenditorialità giovanile in campo agricolo. Il Ministro Maurizio Martina, ha commentato l’iniziativa dichiarando:

«Il progetto per la riconversione delle terre pubbliche oggi in disuso è stato molto apprezzato, soprattutto dai giovani agricoltori. Da oggi potranno trovare online la prima parte del bando Terrevive sul sito dell’Agenzia del Demanio».

=> Lavoro: spazio ai giovani in Agricoltura

Si tratta di una buona occasione per i giovani che intendono avviare una nuova attività imprenditoriale visto che l’Agricoltura, un tempo associata all’idea di fatica e povertà, oggi è sostanzialmente l’unico settore che in Italia fa segnare una crescita del PIL (+0,4% secondo le stime di Coldiretti).