«Troppi pregiudizi bloccano ancora gli imprenditori italiani negli affari con la Cina»: sono queste le parole utilizzate dall’Osservatorio Asia, l’organizzazione nata per colmare le distanze tra le imprese italiane e quelle cinesi.
Il presidente dell’Osservatorio Asia, Romeo Orlandi, nel presentare il convegno “La difesa della proprietà industriale. Una strategia per le aziende”, in programma oggi, ha ricordato che la Cina è un paese dove è possibile realizzare buoni affari.
«Meno la si conosce e meno si fanno affari. La nostra ricerca dimostra che la Cina offre tante opportunità per fare mercato, grazie anche ad accordi economici internazionali che la Cina ha sottoscritto di recente. Ecco perchè leggi e norme condivise rendono possibile il business con l’Oriente», ha così dichiarato il presidente Orlandi.
L’idea del convegno è nata con l’obiettivo di offrire agli imprenditori gli strumenti non solo per sfruttare le opportunità del mercato asiatico, ma anche per difendersi.
«Ormai è da superare il concetto che in Oriente vengono inviati prodotti a basso livello tecnologico, tra l’altro facilmente copiabili. Dobbiamo invece portare innovazione, che può esser tutelata grazie ai brevetti», ha continuato Orlandi.
Secondo l’Osservatorio Asia, uno strumento in grado di ‘attaccare’ il mercato asiatico è la proprietà industriale. Allo stesso modo, sono da considerare importanti gli aspetti legali. Tra le azioni svolte dall’Osservatorio Asia, oltre ai convegni, rientrano anche indagini svolte sul campo per analizzare la presenza delle imprese italiane in Cina.