Non più 15mila euro su base triennale ma 20mila euro a chiusura esercizio: è il nuovo tetto massimo di spesa per i beni strumentali previsto dal Regime dei Minimi e inserito nella Legge di Stabilità 2015 (scarica il testo). La novità è solo una delle tante che interessano i requisiti di accesso al nuovo forfait agevolato al 15%, che sostituisce tutti i precedenti dal primo gennaio (fermi restando i casi di periodo transitorio).
Per accedere al nuovo Regime dei Minimi il contribuente deve percepire ricavi o compensi nei limiti previsti dalla norma per la categoria a cui appartiene e non deve sostenere spese superiori ai 5mila euro annui per lavoro accessorio, dipendenti, collaboratori, associati, nè superiori a 20mila euro ogni anno per beni strumentali l’attività d’impresa o professionale:
=> Regime dei Minimi: i nuovi requisiti di accesso
Computo beni strumentali
Come si calcolano i beni da considerare ai fini del raggiungimento della soglia limite per i beni strumentali? In base al comma 1, lettera c, articolo 9, il tetto si computa al lordo degli ammortamenti, considerando anche i beni in locazione finanziaria, noleggio o comodato. In particolare:
- ber i beni in locazione finanziaria rileva il costo sostenuto dal concedente,
- per i beni in locazione, noleggio e comodato rileva il valore normale (determinato ai sensi dell’articolo 9 del Dpr 917/1986).
=> Quando conviene il nuovo Regime dei Minimi
I beni a uso promiscuo o detenuti in regime di impresa, arte o professione per uso personale o familiare vanno calcolati al 50%. Sono invece esclusi dal computo quelli di costo unitario inferiore a 516,46 euro (articoli 54, comma 2, secondo periodo, e 102, comma 5 del TUIR) e gli immobili, né si tiene conto dell’IVA indetraibile e dei beni immateriali.