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SMAU: Pmi indietro nella formazione del personale

di Noemi Ricci

31 Marzo 2011 16:30

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SMAU Business 2011: le Pmi italiane trascurano la formazione intrna per i dipendenti, perdendoci in competitività, incremento delle prestazioni e valorizzazione dei talenti (dati Assintel).

A Smau Business Roma 2011 Assintel ha presentato in anteprima i dati dell’Osservatorio sulle Risorse Umane nelle Pmi IT: retribuzioni, tariffe e gestione talenti: l’indagine ha analizzato anche la propensione delle Pmi ad attivare iniziative di formazione del personale. Da quanto emerso, per quanto la competitività non sia proporzionale alle dimensioni dell’azienda, lo è invece l’attitudine alla formazione interna.

Solo il 23% delle aziende fino a 20 addetti considera la formazione, in pratica la metà delle aziende con più di 20 dipendenti (48%). Nel complesso, attua iniziative di formazione del personale il 27% delle Pmi, anche se nel 47% dei casi non esiste un piano di formazione strutturato.

La formazione sarebbe invece tanto utile, non solo per incrementare le performance di dipendenti e azienda, ma anche per sviluppare talenti (e quindi benefici per il business) e contribruire a creare un clima positivo sul lavoro, con conseguente incremento delle prestazioni.

Lo scenario peggiora quando si considerano le motivazioni del 73% delle Pmi che non fa formazione interna: il 36% per mancanza di tempo; il 40% per scarsa considerazione; il 15% per mancanza di fondi; il 6% per mancanza di personale dedicato; il 2% per mancato interesse dei vertici aziendali.

Il tempo dedicato alla formazione è spesso inferiore alle 100 ore. In particolare, dedica più di 100 ore il 18% del campione, tra le 50 e le 100 ore il 47% delle Pmi analizzate e fino a 50 ore il 35%.

Oltre la metà del tempo (55%) è dedicato a tematiche ICT (certificazioni prodotti, tecnologie, etc.), il 19% a processi aziendali non ICT (contabilità, marketing, vendite, etc.), il 9% all’affiancamento o training on the job, l’8% alla formazione manageriale (project management, gestione delle persone, etc.), il 4% alle cosiddette “soft skills” (comunicazione, team working, pubblic speaking, etc.).

Diamo infine la definizione di “formazione” data da Assintel: l’insieme di attività pianificate in una organizzazione per facilitare l’apprendimento da parte dei dipendenti delle competenze di ruolo, ossia delle conoscenze, le capacità e i comportamenti richiesti per operare con successo nella propria mansione [No3 Hollenbeck, Gerhart, Wright, “Gestione delle risorse umane”, 2006].

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