«Per il 2008 ci si attende che i paesi con squilibri di bilancio residui perseguano obiettivi di risanamento più ambiziosi dei programmi. In tal modo tutti gli stati dell’area euro dovrebbero raggiungere al più presto e comunque entro il 2010 l’obiettivo a medio termine di una solida posizione di bilancio», così si legge nel Bollettino mensile della Banca centrale europea.
Nel primo trimestre del 2007, come reso noto nel Bollettino, le prospettive di crescita dell’economia del Vecchio Continente sono favorevoli in quanto «l’espansione dell’attività economica è proseguita» e, inoltre, è divenuta più equilibrata e vigorosa fra le regioni del mondo.
Gli investimenti dovrebbero continuare ad essere dinamici e beneficiare di un prolungato periodo caratterizzato da condizioni di finanziamento favorevoli. Per quanto riguarda i consumi, «dovrebbero rafforzarsi ulteriormente nel corso del tempo, in linea con l’andamento del reddito disponibile reale sostenuto in misura crescente dall’aumento dell’occupazione e dal miglioramento della situazione sul mercato del lavoro».
Sul piano delle riforme da portare a termine, la Banca centrale europea richiama l’attenzione sul settore dei servizi, che attualmente rappresenta il 70% del valore aggiunto nominale e dell’occupazione complessiva dell’area. D’altro canto «un livello più elevato di concorrenza nel settore dei servizi promuoverebbe mercati dei servizi più efficienti e flessibili, faciliterebbe i processi di aggiustamento e aumenterebbe la capacità di resistenza dell’area euro agli shock economici, consentendo così un più sicuro funzionamento dell’Uem (Unione economica monetaria)», così dichiara la Bce.