Sostanziali le novità sul Regime dei Minimi nella Legge di Stabilità 2015: aumenta l’imposta sostitutiva dal 5 al 15% in cambio di un’estensione di platea e dell’abolizione dei limiti temporali per ricorrere a questa forma di tassazione forfettaria: basta restare nelle soglie di fatturato (da 15mila a 40mila euro a seconda dell’attività). Attenzione: i contribuenti che oggi applicano il Regime dei Minimi possono continuare ad avvalersi delle vecchie regole fino al termine del periodo agevolato (fino al quinto anno o al compimento del 35esimo anno di età).
=> Legge di Stabilità, come cambia il Regime dei Minimi
Per le nuove imprese c’è un’ulteriore agevolazione: l’imponibile dei primi tre anni, ai fini dei limit di reddito sopra descritti, può essere ridotto di un terzo.
Soglie di reddito
Le nuove regole sono contenute nell’articolo 9 della Legge di Stabilità, mentre le tabelle i limiti di reddito per le diverse categorie di professionisti e autonomi, a seconda dei codici ATECO, sono rimandate ad un “allegato n.4” alla Legge di Stabilità. A queste soglie di reddito, bisogna applicare coefficienti di redditivtà, anch’essi differenziati a seconda del codice ATECO. Limiti di redditi e coefficienti dovrebbero essere:
- Imprese alimentari: 35mila euro. Coefficiente di redditività 40%.
- Commercio (ingrosso e dettaglio): 40mila euro, coefficiente 40%.
- Commercio ambulante, generi alimentari e bevande: 30mila euro, coefficiente 40%.
- Commercio ambulante di altri prodotti: 20mila euro, coefficiente 54%.
- Edilizia e attività immobiliari: 15mila euro, coefficiente 86%.
- Intermediari del commercio: 15mila euro, coefficiente 62%.
- Ristorazione e alloggio: 40mila euro, coefficiente 40%.
- Professioni e attività in campo tecnico, scientifico, sanitario, educativo e finanziario: 15mila euro, coefficiente 78%.
- Altre tipologie di attività economiche: 20mila euro, coefficiente 67%.
Per l’individuazione di questi limiti, non rilevano gli adeguamenti agli studi di settore. Le nuove imprese o i lavoratori che intraprendono arti e professioni che intendono rivalersi del regime dei minimi, nella dichiarazione di inizio attività devono dichiarare di presumere l’esistenza dei limiti di reddito sopra descritti.
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Requisiti
Ci sono poi ulteriori requisiti che invece sono uguali per tutti: massimo di 5mila euro spesi per collaboratori, dipendenti, lavoro accessorio, utili di partecipazione agli associati e reddito imprenditori e familiari. Limite a 20mila euro per i beni strumentali (il modo in cui considerare le varie voci è dettagliato nella lettera c del comma 1.
IVA
I contribuenti in regime dei minimi sono esonerati dall’IVA con una serie di eccezioni previste nel comma 6. Per le operazioni su cui pagano l’IVA, devono versarla entro il 16 del mese successivo all’effettuazione delle operazioni.