Sono le piccole imprese a guidare la crescita delle Regioni del Mezzogiorno, che nel secondo trimestre del 2014 ha visto un sensibile incremento delle nuove attività (+ 0,23%), in contrasto con il calo registrato al Centro e al Nord. Secondo quanto sottolineato da Confartigianato nel corso della Convention Progetto Sud 2020. Proposte e strumenti per lo sviluppo imprenditoriale nelle aree meridionali, a mostrare segnali di dinamismo sono sia l’imprenditoria sia l’occupazione, come anche le esportazioni.
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Occupazione
Dal punto di vista occupazionale, alcune Regioni del Mezzogiorno (Molise e Basilicata) mostrano percentuali positive rispetto a quanto stimato nel 2013. Più in generale, a trainare la crescita del Sud sono Campania, Calabria e Molise.
Settori trainanti
Confartigianato riporta anche i comparti che meglio rappresentano la crescita delle piccole imprese del Sud: in prima linea figurano settore alimentare, agriturismo e turismo (basti pensare che le Regioni del Meridione producono 106 prodotti agroalimentari Dop e Igp, in pratica il 40,9% del totale nazionale). Bene anche il comparto manifatturiero, energie rinnovabili, ICT, Smart City, trasporti ed edilizia.
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Quelle dell’artigianato e delle piccole imprese – ha affermato Rosa Gentile, vicepresidente di Confartigianato con delega al Mezzogiorno – sono potenzialità che vanno aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno.
«La programmazione della prossima stagione dei Fondi europei 2014-2020 è un’occasione da non perdere per valorizzare il ‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Per far questo, dobbiamo assicurarci l’accesso ai nuovi finanziamenti promuovendo un migliore utilizzo delle risorse e degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione.»