Terremoto in Giappone: un’immensa tragedia che sta scuotendo nel profondo gli animi e richiede la solidarietà di tutti, perchè di fronte a tali drammi non si può rimanere indifferenti. Sono tanti i modi in cui si può contribuire, sia nel privato che come azienda: ad esempio, con delle donazioni volontarie presso enti e organismi preposti (Caritas, ecc.)
Tra i buoni motivi per dare una mano al popolo giapponese, che con la sua dignità nonostante il dolore ci sta dando un forte insegnamento, la deduzione o detrazione fiscale.
Imprese: in base al TUIR si possono dedurre le donazioni per un importo non superiore a 2.065,83 euro o nel limite del 2% del reddito d’impresa annuo dichiarato. In base al D.L. 35/2005, invece, si può optare per la deduzione dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito dichiarato (e sempre per massimo 70.000 euro l’anno).
Persone fisiche: è consentita la detrazione dall’imposta lorda del 19% di quanto donato, come previsto dal DPR n.917/1986 (TUIR). Tali importi dovranno poi essere riportati all’interno del modello Unico: per Unico PF, righi RP19, 20 e 21 tra gli “altri oneri per i quali spetta la detrazione” il cui codice è il “20”. Si può scegliere anche di dedurre dal proprio reddito le donazioni, purchè rientri in un importo massimo del 2% del reddito dichiarato. Infine, in base al D.L. 35/2005 si possono dedurre dle donazionifino al 10% del reddito dichiarato (ma per massimo 70.000 euro l’anno).
I versamenti, tuttavia, devono avvenire secondo modalità che consentano la tracciabilità del pagamento – quindi mediante c/c bancario o postale, carte di credito, le carte prepagate, assegni bancari o circolari.
Tra le associazioni cui ci si può rivolgere per le donazioni:
In Rete è partita anche la mobilitazione per la raccolte fondi online in favore del Giappone. Qualche altro indirizzo: