Su un campione di 4,5 milioni di pagine Web, 1 su 10 consente ai virus Trojan horse di accedere al computer dei visitatori.
Si tratta questo di un risultato del report condotto da Google dal nome “The ghost in the browser. Analysis of Web-based malware”.
In particolare, circa 450 mila pagine portano a siti pericolosi, in grado di installare sul pc programmi infetti. Inoltre, altre 700 mila pagine contengono software capaci di mettere fuori uso il computer dell’utente. Un caso questo che porta il rischio di infezioni a oltre una pagina su quattro.
«L’utente si trova di fronte a link che promettono accesso a pagine interessanti, che offrono contenuto pornografico esplicito, software coperto da copyright o informazioni giornalistiche certificate», ha dichiarato Niels Provos, autore, insieme ad altri colleghi, del report.
Gli esperti di Google sostengono che spesso le insidie si nascondono in zone delle pagine web non controllate dal proprietario del sito oppure dietro calendari in miniatura o contatori del numero di visitatori di un sito Internet. Da considerare pericolosi anche banner pubblicitari e piccole icone.
Per questo motivo Google ha deciso di lanciare «un’operazione per indentificare tutte le pagine della rete pericolose».