Per calcolare la prima rata della TASI 2015, la tassa comunale sugli immobili che per le prime case sostituisce l’IMU, da versare entro il 16 giugno, è possibile utilizzare lo strumento per il calcolo online messo a disposizione da PMI.IT: bisogna inserire una serie di informazioni relative all’immobile e alla sua ubicazione, e si ottiene il calcolo dell’imposta dovuta e della rata. Vediamo brevemente come.
=> Vai al calcolatore TASI online su PMI.it
Si inseriscono tipologia di immobile (identificati dai relativi codici catastali), si indica se tratta di prima casa oppure no, nel qual caso si riempiono gli eventuali campi, dedicati alla locazione: per il “canone ordinario” si indica la quota di TASI a carico dell’inquilino, deliberata (se il Comune non si è espresso, si applica il 10%). Se l’immobile in affitto è intestato a più coinquilini, ognuno paga la sua quota, che tuttavia non è dovuta se l’importo complessivo è inferiore ai 12 euro (o altra soglia di esenzione decisa dal Comune).
=> Guida TASI degli inquilini e imprese in affitto
Si prosegue con la rendita catastale. Chi non la conosce, può cliccare sul “consulta online“, che rimanda al servizio online dell’Agenzia delle Entrate (visure online gratuite per il calcolo IMU e TASI). A questo punto, bisogna inserire l’aliquota: il tasto “cerca delibera” porta al relativo servizio del Dipartimento delle Finanze. In caso di dubbi è sempre bene consultare il sito del proprio Comune, che spesso pubblica una Guida o specchietto riassuntivo con aliquote e detrazioni. Regola generale: aliquota massima prima casa 0,33% (0,25% + maggiorazione 0,08%) con possibili detrazioni; somma TASI+IMU per altri immobili fino a 1,14%; aliquota massima prime case di lusso (A1, A8 e A9) 0,6%.
=> TASI-IMU 2015: i Comuni con nuova delibera
Importante: per questo acconto 2015, si utilizzano le delibere dei Comuni relative al 2014. I Comuni hanno tempo fino al 28 ottobre per decidere eventuali nuove aliquote e agevolazioni, di cui si terrà poi conto per il saldo di dicembre. Il contribuente, nei Comuni in cui esiste già una nuova delibera 2015, può applicarla.
=>Come leggere le delibere TASI
Si prosegue con quota e mesi di possesso dell’immobile e poi si segna il numero delle pertinenze, su cui si applica l’aliquota prima casa fino a un massimo di tre ma e sola per ogni categoria (C2, C6, C7). Segnando il numero di pertinenze si attiva lo spazio per indicare rendita non rivalutata, percentuale e mesi di possesso. Quindi, si passa alle detrazioni, indicando quelle del proprio Comune. La regola è che se hanno utilizzato la maggiorazione dello 0,08% devono prevedere agevolazioni sulle prime case, che possono variare con la rendita, il reddito o il nucleo familiare. Il campo titolari detrazione va compilato solo se, precedentemente, sia stata segnata una quota di possesso diversa dal 100%. Infine, si compilano i campi su agibilità e interesse storico e si clicca sul pulsante di calcolo tributo.
Casi particolari
- Casa in nuda proprietà: paga la TASI l’usufruttuario che vive nell’immobile, titolare del diritto reale.
- Inquilino in affitto nella prima casa del proprietario (ha affittato una stanza): paga con aliquota per abitazione principale calcolando poi la sua quota inquilino.
- Esenzione 12 euro per immobile in comproprietà: a differenza di quanto avviene per gli inquilini, il tetto non si riferisce alle singole quote dei comproprietari ma all’intera TASI sull’immobile.