IMU e TASI verranno unificate a partire dal 2015 in una nuova imposta unica, dunque con stesse aliquote e procedure unificate, per effetto della Legge di Stabilità 2015. L’obiettivo dichiarato dal governo Renzi, come rivelato dallo stesso premier, è quello di sostituire TASI e IMU con una nuova tassa unica:
«secca, chiara per pagare tutti i servizi».
In sostanza si vuole porre definitivamente fine al caos generato in questi anni dal calcolo di TARI, TASI e IMU, un tema particolarmente caldo vista la prossima scadenza del 16 ottobre per l’acconto dell’imposta sui servizi indivisibili.
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IUC VS IMU+TASI
Di fatto cosa cambia rispetto all’attuale IUC? Nata anch’essa per accorpare TARI, TASI e IMU, la IUC di fatto ha lasciato inalterate le tre imposte, che attualmente si pagano separatamente, con aliquote e scadenze differenti. La nuova tassa unica TASI+IMU, invece, unificherà realmente le due imposte, introducendo un’unica aliquota e un’unica procedura di calcolo e pagamento. Dal 2015 dunque gli adempimenti dovrebbero essere semplificati ma si assisterà al ritorno dell’imposta sugli immobili anche per le prime case, seppur con un’aliquota ridotta rispetto alle altre proprietà immobiliari. Ai Comuni verrà lasciata la possibilità di fare ricorso ad un’unica tassa locale, di cui sarà responsabile il sindaco:
«Una sola tassa non 47 mascherate», ha dichiarato Renzi.
=> TASI-IMU: riforma nella Legge di Stabilità 2015
Da sottolineare che per il momento si tratta solo di una idea, non c’è ancora un progetto concreto. Tra i nodi da sciogliere ci sono quelli di capire come la nuova imposta unica potrà:
- accomunare TASI, TARI e IMU mantenendo le varie differenze tra prima e seconda casa e tra tipologia di immobili;
- essere applicata agli inquilini di case in affitto;
- rimanere una tassa tutta federale;
- inglobare anche la TARI che, più che una tassa, è una tariffa che si paga per il servizio sui rifiuti i cui aspetti sostanziali sono stati fissati dalla normativa europea ne fissa i contorni. A
Proposta Zanetti
Ad elaborare una bozza di come potrebbe funzionare la nuova imposta unica è stato il sottosegretario di Scelta Civica, Enrico Zanetti, uno schema composto da 13 articoli che prevede di fissare:
- delle scadenze sull’esempio dell’IMU, il 16 giugno e il 16 dicembre, pagando in fase di acconto il 50% di quanto pagato l’anno precedente per poi effettuare il calcolo esatto in occasione del saldo;
- un’aliquota standard al 2,5 per mille, lasciando ai Comuni la possibilità di aumentarla di un punto oppure abbassarla fino ad azzerarla;
- delle detrazioni a livello nazionale, come avveniva per l’IMU: 200 euro per le prime case più 50 euro per figlio, con un tetto di 400 euro.
Si tratta però di una proposta di unificazione delle sole IMU e TASI, non include invece la TARI:
«Di certo se vogliamo unificare anche questa imposta il mio testo andrà ritoccato», ha dichiarato Zanetti.