L’ultimo rapporto trimestrale della Commissione UE su occupazione e situazione sociale nell’Unione rivela come gli italiani siano i lavoratori più scoraggiati e con il tasso di attività più basso di tutta l’Europa (i cosiddetti “neet” -neither employed nor in education). In più nel nostro Paese la disoccupazione giovanile e quella a lungo termine salgono più che nel resto d’Europa, comportando un continuo e progressivo calo nelle entrate delle famiglie, come sta avvenendo anche in Polonia e Spagna, al contrario di Germania e Regno Unito.
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Lavoratori scoraggiati
I lavoratori scoraggiati in Italia erano, nel primo trimestre 2014 il 12,8%, pari al +1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Disoccupazione
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, mentre in molti Stati UE si registra un calo sostanziale, in Italia il dato continua a crescere. La disoccupazione a lungo termine, in generale, risulta stabile nell’UE tranne in Paesi come Grecia, Spagna, Italia e Cipro dove si evidenziano continui aumenti, nonostante fosse già tra le più alte dell’UE.
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Neet e occupazione femminile
Preoccupante inoltre il dato relativo al tasso di attività: in Italia, Romania e Malta resta sotto il 65%, un valore significativamente sotto la media UE, e soprattutto negli stessi Paesi rimane troppo basso il tasso di occupazione femminile, il più basso nell’Unione.