Per le Pmi in crisi, la Regione Lombardia ha stanziato un piano straordinario da 1 miliardo di euro per finanziare 9 misure per: rafforzamento garanzie al credito (20 milioni); start-up (60 milioni); reti di imprese (24 milioni); attrattività commerciale e turistica (91 milioni); lavoro e sostegno ai disoccupati (215 milioni); ricerca (146 milioni); green economy / banda larga (150 milioni); competitività (84 milioni); agricoltura, anticipo fondi Pac (200 milioni).
L’obiettivo dichiarato dal Presidente Formigoni, sostenere le piccole e medie imprese combattendo la crisi di fiducia di cui soffrono le realtà industriali, commerciali, artigianali e agricole del territorio, facilitando l’accesso al credito e contrastando la disoccupazione.
In quest’ottica si lavorerà anche su altre 3 misure che riguardano la semplificazione burocratica, il sostegno alle aziende in difficoltà (RAID) e sull’attrattività commerciale e turistica delle Pmi del territorio, puntando sulla messa in rete del sistema strutturato del commercio e dei sistemi turistici.
«Il miliardo messo in campo dalla Regione – spiega Formigoni – sarà in grado di generare nei prossimi anni investimenti per 6 miliardi: 2 miliardi prodotti dal sostegno al credito; 1,5 miliardi di investimenti attivati (in 5-7 anni) dal Progetto banda ultra larga; 2,5 miliardi innescati dal Piano per una Lombardia sostenibile 2010».
Sul fronte garanzia e accesso al credito si opererà il consolidamento degli operatori del sistema credito – Confidi di I e II livello – e rafforzamento e responsabilizzazione di Federfidi.
Particolare attenzione viene posta sulle nuove attività, le start-up, accompagnandole durante tutto il percorso e quindi nella definizione del business plan, nell’avvio dell’impresa e nel suo consolidamento, con un occhio di riguardo per giovani, donne e soggetti svantaggiati.
Lo stimolo all’innovazione l’internazionalizzazione e la crescita dei volumi si consolida con la promozione delle reti di imprese mediante la definizione di nuovi strumenti e nuovi bandi.
L’impegno per la ricerca si concentra, con un bando per ogni annualità (2011-2013), su settori strategici quali agroalimentare, aerospazio, edilizia sostenibile, automotive ed energia, fonti rinnovabili e distretti tecnologici delle biotecnologie, ICT e nuovi materiali.
Si guarda anche a green economy e banda larga con l’obiettivo di incrementare l’uso delle fonti rinnovabili e sviluppare reti di telecomunicazioni.
Infine, per il lavoro ed il sostegno ai disoccupati vengono riservati 150 milioni di euro, impegati per la promozione dell’occupazione giovanile, lo sviluppo del capitale umano e l’inclusione lavorativa.
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