Numero di occupati in Italia ancora in calo (-0,4% per un totale di 22.831.000), secondo le rilevazioni ISTAT di gennaio 2011, con una riduzione annua dello 0,5% (-110mila unità). Male sia l’occupazione maschile (-0,3%) che il lavoro femminile (-0,5%), per un tasso complessivo di appena il 56,7% di tutta la forza lavoro del Paese.
Cresce quindi il numero di disoccupati (+0,1%), che sono oggi 2.145.000: in un mese hanno perso il lavoro più di 2mila persone. QUasi 60mila rispetto allo scorso anno.
Sul fronte disoccupazione sono le donne a perdere il posto in misura maggiore (+1,3% rispetto a dicembre, pari a +13mila unità), mentre per i colleghi uomini si registra una leggera flessione (-0,9%, pari a -11mila). Cresce inoltre la disoccupazione giovanile con un tasso pari al 29,4%, un livello che non si raggiungeva dal 2004.
Sono tre mesi di fila che il tasso di disoccupazione segna 8,6% e, sempre più scoraggiati, gli Italiani che non cercano neanche lavoro tra i 15 e i 64 anni sono stati a gennaio 80mila, anch’essi in aumento (+0,5%) rispetto al mese precedente, per un tasso di inattività complessivo pari al 37,8%. Nei tre mesi precedenti se era vissuta una situazione di stabilità con il tasso fermo al 37,6%.
In generale nell’area euro lieve calo disoccupazione con un tasso medio pari al 9,9%, secondo le rilevazioni Eurostat. Nell’Ue a 27 la disoccupazione media è del 9,5%.
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