Seppure in lieve ripresa rispetto al calo verticale del 2009, il mercato italiano della Digital Technology è ancora in rosso. Unico spiraglio, secondo l’analisi SIRMI a fine 2010 si è registrato un segno meno più contenuto: -3,6% per l’Elettronica di Consumo e -2,0% per l’IT. Leggera ripresa per le TLC (+0,8%).
Nel comparto IT, l’unico traino è stato l’Hardware (+0,8%; +2,8% nel IV trimestre; -11,2% nel 2009).
In calo invece Software (-0,9%; -5,4% IVQ; -3,8% nel 2009), Servizi di sviluppo (-5,9%;-6,5% IVQ; -7,2% nel 2009) e Servizi di gestione (-4,1%; -4,4% IVQ; -4,8% nel 2009): su questi ultimi due hanno inciso pesantemente le Tariffe Professionali, scese in media di circa il -10% rispetto al 2005.
Bene l’andamento dei Pc Intel/AMD che crescono a +8,1% anno su anno e +13,3% nel quarto trimestre, contro il -8,9% del 2009 (-8,1% nel IVQ). Cala drasticamente nel 2010, invece, la vendita di Pc Desktop consumer in favore di Notebook, Netbook e Tablet mentre tengono bene tra la clientela business insieme ai Netbook, in calo invece il ricorso business ai Notebook.
Sempre più diffusi tra i professionisti i Tablet, protagonisti del 2011 sull’onda del successo deigli smartphone. Il fatturato è passato da 12,4 milioni di euro del 2009 ai 196,9 milioni di euro del 2010; 20.550 unità vendute a fine 2009 e 423.900 nel 2010.
I risultati vanno letti considerando l’andamento critico dell’economia e della finanza e la riduzione della capacità di spesa degli Italiani, insieme a fenomeni specifici dei singoli comparti dell’Industria Digitale come la diversa maturità di domanda e offerta, il livello di competizione, la durata del ciclo di vita dei prodotti, la diffusione ed il livello di utilizzo di prodotti e servizi.
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