Appalti: tracciabilità dei flussi finanziari per tutti

di Noemi Ricci

24 Febbraio 2011 12:00

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AVCP e ANCE fanno chiarezza sulla tracciabilità dei flussi finanziari: retroattriva per tutti i contratti, da integrare con apposite clausole, esenti solo se gli effetti del contratto si esauriscono entro il 16 giugno.

La tracciabilità dei flussi finanziari in ottemperanza alle legge antimafia applicate ai contratti d’appalto è obbligatoria per tutti, anche per i contratti successivi all’entrata in vigore della norma (7 settembre 2010) o stipulati nei settori speciali e in via d’urgenza, o affidati sulla base di concorsi e idee di progettazione: dovranno quindi essere integrati con apposite clausole entro il 17 giugno 2011.

Le uniche imprese che restano escluse dall’obbligo sono quelle il cui contratto abbia esaurito i propri effetti entro il 16 giugno.

Lo ha chiarito l’Authority Avcp, rispondendo ai dubbi degli operatori del settore. L’Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) ha inoltre fornito schemi di clausole da inserire nei contratti, a seguito della Circolare del Ministero del Lavoro n. 5/2011 emanata nei giorni scorsi.

Obbligatorio per tutti gli appalti, indipendentemente dalla procedura adottata per la scelta del contraente e dall’importo del contratto, il codice CIG che va richiesto mediante registrazione al Simog, Sistema Informativo di Monitoraggio delle Gare.

Obbligatorio anche il codice CUP nel caso in cui si faccia ricorso ad un decisore pubblico, un finanziamento tramite risorse pubbliche, un obiettivo di sviluppo economico e sociale da raggiungere entro un certo termine.

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