Entro il 30 giugno 2007 i dipendenti italiani dovranno decidere se mantenere il proprio TFR in azienda o destinarlo ai fondi della previdenza integrativa.
In particolare, la legge Finanziaria 2007 ha stabilito che il 100% del TFR maturando nelle piccole imprese con almeno 50 dipendenti sia trasferito ad un Fondo presso la Tesoriera dello Stato e gestito dall’INPS. Si tratta, dunque, di una scadenza anche per le aziende che dovranno gestire le uscite di tali risorse.
Per sopperire ai nuovi fabbisogni delle imprese, Assolombarda ha firmato ieri, nel corso di un incontro, tre accordi rispettivamente con Intesa SanPaolo, Banca Popolare di Milano e Gruppo Monte dei Paschi di Siena, per nuove forme di credito definite “Finanziamento TFR”.
In dettaglio, il “Finanziamento TFR” andrà a «coprire fino al 100% delle quote di TFR maturando previste in uscita dalle aziende nei prossimi tre anni», come dichiara Assolombarda.
«La Legge Finanziaria 2007 ha privato tante piccole e medie aziende della fonte di finanziamento rappresentata dal TFR, pesando sulla capacità di finanziamento dello sviluppo. Per questo abbiamo voluto seguire da vicino lo sviluppo della nuova disciplina sulla destinazione del TFR, dall’analisi dell’impatto della riforma, fino all’individuazione di concrete proposte di soluzione. I tre accordi firmati oggi rappresentano un significativo sostegno per non poche delle nostre imprese», così si è espresso ieri Paolo Angeletti, Presidente Piccola Impresa di Assolombarda.
Anche il Presidente di Assolombarda, Diana Bracco, è intervenuta nel dibattito, affermando che «questa iniziativa che ha avvicinato le banche alle richieste delle imprese è una tappa importante di un lungo processo. Gli istituti di credito possono svolgere un ruolo cardine per alimentare la crescita delle imprese e consolidare la ripresa. Ed è in quella direzione che ci aspettiamo che esse si muovano, valorizzando il proprio ruolo e mettendo a frutto la propria esperienza, per cercare e trovare soluzioni su misura condivise».