A rischio gran parte delle aziende inglesi

di Marianna Di Iorio

11 Maggio 2007 12:30

logo PMI+ logo PMI+
Secondo uno studio di Atos Consulting, un numero elevato di aziende inglesi è a rischio a causa di superficiali controlli nella sicurezza

«L’84% delle aziende inglesi è considerata a rischio a causa di controlli di sicurezza troppo frammentati», così si legge in un comunicato stampa che annuncia la pubblicazione di “Security and Information Risk Survey”, l’indagine condotta da Atos Consulting con la collaborazione del National Computing Centre.

Il campione analizzato è stato rappresentato per il 18% dal settore dei servizi IT, per il 17% dal settore della finanza, sempre per il 17% dal governo mentre per l’1% dal settore della distribuzione. I risultati provengono da 99 questionari compilati online.

Lo studio ha messo in evidenza la necessità di un unico governo della sicurezza per garantire che gli investimenti effettuati producano valore aggiunto. A tal proposito, soltanto il 7% degli intervistati ha affermato che la gestione del rischio è ben integrata nella propria azienda.

«Le organizzazioni necessitano di un approccio univoco ed integrato alla gestione del rischio se intendono proteggere in modo efficiente ed efficace la ‘reputazione’ dell’azienda stessa. L’inchiesta rivela in modo specifico che la funzione delle Risorse Umane dovrebbe avere un ruolo maggiore all’interno delle aziende relativamente alla definizione delle policy per la gestione del rischio e alla loro attuazione rigorosa da parte dei dipendenti», ha così commentato Mark Jones, Direttore Risk Management e Security Services di Atos Consulting.

Inoltre,

  • per il 70% del campione, nella propria azienda sta crescendo il livello di attenzione alla gestione del rischio da parte della Direzione IT;
  • il 6% degli intervistati prevede una diminuzione della spesa per il prossimo anno;
  • infine, il 40% dichiara un aumento del budget per la gestione del rischio nel prossimo anno.

Il testo integrale è disponibile a questo indirizzo Web.