Mercato Pc in Italia: un 2010 in crescita

di Tullio Matteo Fanti

3 Febbraio 2011 12:30

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Per la società di ricerca SIRMI il mercato italiano dei personal computer gode di buona salute: bene notebook e benissimo i tablet, che però erodono le pur buone vendite dei netbook. Desktop in calo

La società di ricerca SIRMI scatta una fotografia del mercato italiano legato ai Personal Computer: nel 2010 sì è assistito ad una crescita a due cifre sia in termini di volumi che di fatturato; la diffusione dei tablet è stata notevole, a discapito però di altre tipologie di prodotti, netbook in primis.

Globalmente, l’intero anno 2010 registra un numero di consegne totali pari a 7.862.300 unità, con un incremento del 13,71% rispetto all’anno precedente.

Nel dettaglio, il quarto trimestre 2010 segna un certo calo nella vendita dei computer desktop a livello consumer (-4,2%) e ancor di più nel segmento Professional (-6,7%), per un fatturato totale di 210,3 milioni di euro (-5,8% rispetto al 2009). Buono l’andamento del segmento notebook sia a livello consumer che Professional, con un +7,3% rispetto all’anno precedente e 548 milioni di euro di fatturato.

Le vendite dei tablet confermano pienamente le aspettative e il trend assunto dal mercato nei mesi precedenti, per una diffusione che SIRMI definisce «dilagante»; 269.810 le unità consegnate per un fatturato di 125,6 milioni di euro. Trattandosi di un mercato molto giovane, non è possibile ovviamente tracciare un percorso di crescita rispetto al passato.

Come accennato, la diffusione dei tablet (che nella ricerca includono anche altri apparecchi portatili touchscreen), potrebbe avere come controindicazione l’erosione di quote di mercato relative ad altri prodotti tradizionali. Sono i netbook al momento a risentirne maggiormente, registrando un calo di oltre il 15% in termini di fatturato, ma anche i notebook non sono immuni al fenomeno.

Per quanto riguarda la spesa End User, «il valore dei Client per l’intero anno 2010 è pari a circa 3.401 milioni di euro, con un’incidenza del 15,9% sul totale della spesa IT, e si confronta con il valore di 3.123 milioni di euro del 2009, con un peso di poco superiore al 14,3%».