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Governo Renzi: calendario riforme e bozza Sblocca Italia

di Barbara Weisz

Pubblicato 2 Settembre 2014
Aggiornato 4 Settembre 2014 06:54

Online il sito web del Governo "Passo dopo passo" sulla realizzazione dell'agenda Renzi e il count down dei Mille giorni di riforme per il lavoro, le imprese e la crescita a partire dallo Sblocca Italia.

Il Governo inizia ufficialmente il conto alla rovescia per la realizzazione degli impegni annunciati:  il nuovo sito web passo dopo passo segnerà il ritmo dei famosi Mille giorni,  agenda dell’Esecutivo per l’intera legislatura da qui al 2017, incentrata su riforme istituzionali, semplificazioni, giustizia civile, lavoro, scuola. Il tutto, spiega il premier, Matteo Renzi, perché:

«nel momento in cui sei accusato di annuncite, malattia tipica di parte del ceto politico, rispondiamo con una data alla quale siamo evidentemente autocostretti.  In questi mille giorni le proposte che abbiamo fatto vedranno la concretizzazione».

Passo dopo passo

Un’operazione di comunicazione valorizzato da un sito internet su cui pubblicare notizie e aggiornamenti sull’attività di Governo e Parlamento in relazione ai provvedimenti, con tanto di immagini, infografiche, video e spazi per gli interventi dei cittadini. Al momento c’è solo la possibilità di scrivere una mail a passodopopasso@governo.it, ma in futuro, par di capire, su argomenti specifici ci saranno spazi di dibattito.
La cornice del puzzle (così lo chiama lo stesso Renzi) è il count down, il conto alla rovescia dei mille giorni, in home page, iniziato ufficialmente lunedì 1 settembre 2014.

«Mille giorni sono il tempo che ci diamo per rendere l’Italia più semplice, più coraggiosa, più competitiva. Dunque, più bella» esordisce il premier in quello che si potrebbe definire l’editoriale del sito. Facendo cosa? Riforme. Quali? «La vera sfidace la giochiamo in mezzo alla gente, fra le persone, nelle scuole e nei laboratori di ricerca, nelle fabbriche e nei luoghi del Made in Italy».

=> Sblocca Export: il piano per il Made in Italy

passodoopasso

Cosa chiede il Paese

E arriviamo dunque ai temi caldi per l’economia italiana. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, chiede alla politica di «far tornare alla crescita le imprese, perché senza non si creerà lavoro», di «prendere decisioni nella direzione della crescita», partendo dai punti forti del sistema paese: manifattura, turismo, cultura. Sulla stessa linea la Confcommercio («il paese ha bisogno di una scossa e di una visione di lungo termine»), che inserisce un elemento in più: «per far ripartite l’economia, il manifatturiero, da solo, non basta», è necessario «sostenere il ruolo dei servizi di mercato, che contribuiscono per oltre il 40% al PIL e all’occupazione del Paese». Anche l’associazione delle PMI ritiene fondamentale la valorizzazione del turismo, «vero e proprio asset strategico».

La risposta di Renzi

Le risposte del programma sui temi della competitività e dell’occupazione si concentrano su: semplificazioni, Sblocca Italia, Jobs Act e Sblocca Italia, con le misure chiave per il rilancio di Edilizia (Piano Casa) e Manifattura (Sblocca Export) incentivando la banda larga, finanziando le grandi opere e semplificando la vita a famiglie e imprese. Il decreto non è ancora definitivo, con margini di dibattito per motivi di copertura (es.: proroga Bonus Ristrutturazioni ed Efficienza Energetica).

=> Sblocca Italia: la bozza del testo

Lavoro

Presentando il sito web sui Millegiorni Renzi ha auspicato che il Parlamento riesca ad approvare il ddl delega sul lavoro entro fine anno, conferma che il bonus IRPEF di 80 euro in busta paga sarà strutturale dal 2015 e non escludendo di estenderlo ad altre categorie di contribuenti (pensionati e Partite IVA). Sull’articolo 18 – che«riguarda 3mila persone l’anno, in un paese che ne ha 60 milioni» – l’impegno è di cambiare lo Statuto dei Lavoratori, introducendo il contratto unico a tutele crescenti, prendendo a esempio il modello duale tedesco, che potenzia gli strumenti di alternanza Scuola-Lavoro coniugando esperienza in azienda e formazione. L’impegno:

«un imprenditore non può morire di pastoie burocratiche per assumere una persona, alla fine dei mille giorni il diritto del lavoro sarà totalmente trasformato».

Staremo a vedere.

Per approfondimenti: sito web del Governo passo dopo passo