UE: approvate le agevolazioni fiscali italiane previste dalla legge n.122 del 30 luglio, volte a incentivare la costituzioni di reti di impresa e aggregazioni di Pmi. La misura non è dunque un aiuto di Stato secondo il commissario alla Concorrenza, Joaquin Almunia. La decisione rende operative le agevolazioni: un’ottima notizia per le imprese italiane, come sottolineato dal responsabile Ue per l’Industria Antonio Tajani. Non rimane che attendere i decreti attuativi.
Il provvedimento si rivolge ai progetti di reti d’impresa di qualsiasi dimensione, localizzazione territoriale e settore di attività e fa riferimento al periodo 3 luglio 2010 – 31 dicembre 2013.
Il plafond totale è di 48 milioni di euro, di cui 20 mln per il 2011, 14 mln per il 2012 e altrettanti per il 2013. In pratica, le aziende italiane potranno ora sfruttare un canale preferenziale per avviare progetti all’estero o richiedere finanziamenti bancari non più come singole entità ma come aggregazione, incrementando anche le potenzialità di crescita e competitività.
Soddisfatto il vicepresidente di Confindustria Aldo Bonomi: Finalmente anche le Pmi italiane, e non solo i cluster internazionali, avranno diritto a una forma di agevolazione». Creare una rete di impresa consente anche alle Pmi di porsi obiettivi tipicamente accessibili solo alle realtà più grandi, alleandosi con altre aziende ma preservando sempre la propria identità, la propria autonomia e superando il localismo.
Rimangono poi sempre aperte le porte per forme di integrazione più profonde, che potranno sorgere in seguito alla migliore conoscenza tra imprese e alla condivisione reciproca dei rispettivi know how.