Commissioni POS: carta, bancomat e prepagata a confronto

di Noemi Ricci

Pubblicato 6 Agosto 2014
Aggiornato 29 Agosto 2014 09:57

Un'utile panoramica dei costi degli acquisti effettuati con carta di credito, bancomat o carta prepagata.

A partire dallo scorso 30 giugno professionisti, artigiani, commercianti e Partite IVA sono obbligati ad accettare, per importi superiori ai 30 euro, il pagamento con carta di debito (bancomat o carta prepagata) e dunque a dotarsi di POS. Nei mesi che hanno preceduto l’entrata in vigore delle nuove regole europee sulla tracciabilità dei pagamenti che vanno a favorire la circolazione di denaro elettronico si è molto discusso sui costi della norma per imprese e professionisti, mentre non si è parlato molto di quale forma di pagamento sia maggiormente conveniente per chi acquista tra bancomat, carta prepagata o carta di credito.

=> POS commercianti: costi a confronto e richieste al Ministero

Costi per i consumatori

Analizzando i costi delle tre diverse forme di pagamento elettronico appare evidente come in Italia non vi sia una sostanziale differenza nell’utilizzo di questi tre strumenti, non essendo previste solitamente commissioni a carico del consumatore. Commissioni, spesso molto ingenti, che vengono invece applicate per i prelievi presso gli Atm nel caso in cui ci si trovi all’estero.

Costi per gli esercenti

Per gli esercenti la situazione è ben diversa, dovendo versare alle banche una commissione sugli importi incassati mediante carta di credito o di debito:

  • in caso di bancomat la commissione va dallo 0,5% allo 0,7% circa;
  • in caso di carte di credito o prepagate la tariffa va dall’1%, al 4%.

Da sottolineare che questi non sono gli unici costi per i commercianti, che hanno anche il costo dovuto all’affitto dei terminali POS. Sommate tutte le variabili, per commercianti e artigiani circa il 2-3% del fatturato se ne va per la gestione dei pagamenti mediante carte (di credito, prepagate o bancomat).

=> POS: costi per le Partite IVA e alternative Mobile

E-commerce

Ancora diversa è la situazione relativa agli acquisti effettuati online, poiché su internet le alternative sono solo due: carta di credito o carta prepagata (non è possibile utilizzare il bancomat). In realtà la scelta è quasi obbligata, perché per evitare il ridurre al minimo i danni di eventuali frodi online è consigliabile utilizzare la prepagata. In più i costi delle transazioni online effettuate con carte di credito o prepagate sono praticamente gli stessi visto che le nuove regole europee sull’e-commerce già entrate in vigore in Italia impediscono agli imprenditori del commercio elettronico di applicare costi aggiuntivi a chi decide di usare una carta di credito piuttosto che un’altra.

Acquisti all’estero

In caso di acquisti all’estero il costo della commissione applicata alle transazioni tramite bancomat può arrivare fino a 3 euro. In generale sugli acquisti effettuati nell’area euro con bancomat, prepagata e carta di credito tramite i terminali POS non vengono applicate commissioni, diversamente in caso di valuta diversa dall’euro la transazione viene rincarata delle commissioni relative al cambio di valuta. In quest’ultimo caso i costi possono andare dai 2-3 euro per transazione con bancomat all’1,75-2% sulla somma spesa con prepagata o carta di credito.

Prelievi da Atm

Se si ha la necessità di prelevare denaro contante, l’utilizzo della carta bancomat rappresenta una scelta quasi obbligata, essendo la più conveniente contro la carta di credito che risulta la più onerosa con commissioni pari al 3-4% della somma prelevata in Italia, che si aggiunge alla commissione di cambio valuta dell’1,75-2% in caso di prelievo all’estero. Ai prelievi effettuati con bancomat all’estero possono, a seconda delle condizioni praticate dalla banca, possono essere applicate commissioni che variano tra zero e 5 euro. Per i prelievi effettuati con le prepagate la commissione va dai 3 ai 5 euro su ogni operazione, indipendentemente dalla somma prelevata.