Togliere ai ricchi per dare ai poveri, o meglio ai giovani. Sembra il motto della nuova proposta Fisac-Cgil di tassare al 5% i redditi di top manager, alti dirigenti e bancari oltre i 150mila euro per istituire un fondo di solidarietà da 8,4 miliardi di euro da destinare al finanziamento di un piano triennale per l’occupazione dei giovani. La misura dovrebbe portare incentivi alla stabilità del lavoro per circa 300mila giovani, con l’obiettivo ulteriore di premiare le imprese che assumono con lavoro stabile e contratto nazionale.
Tassare i top manager porterebbe alla generazione di risorse per 1,4 miliardi di euro l’anno, così il fondo verrebbe creato per la metà in tre anni (4,2 miliardi), mentre per l’altra parte si auspica a partecipazione pubblica.
L’occupazione dei giovani dovrebbe essere priorità di Governo che, secondo la Fisac, dovrebbe intervenire in egual misura destinando allo scopo altrettante risorse derivanti dalla lotta all’evasione e dalla fiscalità generale.
In questo modo l’Esecutivo potrebbe rimediare al suo ruolo di fronte alla crisi economica giudicato “assente e insufficiente” dal leader della Fisac. Proprio le nuove generazioni sono state particolarmente colpite dalle difficoltà economiche generali, raggiungendo il 28,9% di disoccupazione giovanile posizionando l’Italia tra gli ultimi posti in Europa.
Ad illustrare l’idea, è stato il segretario generale, Agostino Megale, in occasione della presentazione del primo rapporto dell’Istituto di Studi Ricerche e Formazione della FISAC sui temi della crisi economica per il settore delle assicurazioni e della banche, con riferimento alla crescita economica, alla buona occupazione e ai salari.
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