Obbligo di indicare sull’etichetta la provenienza degli alimenti lungo tutta la filiera e l’eventuale presenza di OGM: il Ddl 2260 è divenuto legge con voto unanime in Commissione agricoltura della Camera. Per l’Italia è una vittoria per la tutela dei prodotti Made in Italy di qualità.
I sette articoli della legge indicano il vincolo di indicare la provenienza di tutti gli alimenti (anche quelli finora esclusi) in ogni fase della produzione, senza eccezioni.
Ora dovranno essere attuati decreti legge differenziati da filiera a filiera per stabilire le rispettive modalità di applicazione delle norme del provvedimento.
«È finita l’era del falso Made in Italy agroalimentare che danneggia i nostri prodotti tipici e tradizionali» ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan. Le indicazioni chiare e precise garantiranno ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. Per i produttori il vantaggio è di essere al riparo da concorrenze illecite e di vedere rafforzata la tutela e della competitività dei prodotti a denominazione protetta.
Il Ddl “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” è stato proposto dall’ex ministro delle Politiche agricole Luca Zaia di concerto con i ministri dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, dei Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e del ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi. Dopo la conclusione anomala dell’iter per stralcio dello scorso 6 ottobre, il 6 dicembre 2010 il testo è stato modificato dalla commissione Agricoltura del Senato in sede deliberante, per poi avviare la seconda lettura in commissione Agricoltura della Camera il 14 dicembre, terminata con l’approvazione del provvedimento.
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