Si riapre uno spiraglio per la proroga del 770 a settembre: dopo il no dei giorni scorsi del sottosegretario all’Economia Zanetti, l’amministrazione finanziaria- rispondendo a un question time alla Camera – non ha escluso di rivedere la scadenza per la prestazione del modello da parte dei sostituti d’imposta (31 luglio).
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Rinvio 770 da valutare
La svolta, se arriverà, sarà a strettissimo giro, visto che mancano pochi giorni alla scadenza. Durante il question time 5-03274 in commissione Finanze alla Camera, gli uffici del Fisco hanno spiegato che il Governo si riserva di valutare
«la conciliabilità tra le problematiche tecniche evidenziate e le richieste di proroga che, al di là della presente interrogazione, stanno pervenendo in questi giorni dalle Associazioni di rappresentanza di consulenti del lavoro, commercialisti e tributaristi».
Insomma, un’apertura alla possibilità di far slittare la scadenza al 30 settembre, ma ancora nessuna decisione ufficiale. L’interrogazione a Montecitorio è stata anche occasione per rispondere a un’altra richiesta arrivata dal mondo delle professioni, quella di spostare definitivamente la data di presentazione del 770 a fine settembre.
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77o a settembre: pro e contro
Un’ipotesi che non sembra particolarmente gradita all’Esecutivo: il Governo, già rispondendo a un analogo question time il 15 aprile 2014, aveva segnalato la necessità che il termine risultasse:
«compatibile con il progetto di predisposizione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, della dichiarazione dei redditi precompilata»
Questo perché alcuni dati da inserire in dichiarazione potrebbero essere conoscibili dall’Amministrazione finanziaria proprio mediante le informazioni contenute nei modelli 770. Quindi, ad esempio, una proroga al 30 settembre 2014:
«comporterebbe delle difficoltà nel liquidare le dichiarazioni dell’anno d’imposta 2013 prima della predisposizione delle dichiarazioni precompilate da parte dell’Agenzia», perché lo slittamento «limiterebbe la tempistica necessaria per il riscontro dei dati relativi alle somme trattenute dal sostituto d’imposta».
Inoltre, «la proroga comporterebbe una concomitanza delle scadenze relative alla presentazione dei modelli UNICO» che «potrebbe arrecare ulteriori appesantimenti al carico di lavoro degli operatori del settore generando, altresì, un’elevata concentrazione di dati all’interno dei canali di trasmissione telematica utilizzati per la presentazione delle dichiarazioni fiscali».
Le richieste
Detto questo, il Governo valuterà le richieste di proroga a settembre. Intanto continua l’azione di pressing dei professionisti: la presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, dopo il parere negativo del MEF ha scritto al premier, Matteo Renzi, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, per ribadire la richiesta di proroga, motivata dalla eccessiva concentrazione di scadenze fiscali. Da sottolineare infine che l’interrogazione (presentata da Giulio Cesare Sottanelli, di Scelta Civica) chiede che lo slittamento definitivo a settembre possa essere inserito nel decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali attualmente in Parlamento. Staremo a vedere.