Arrivano i primi fondi europei destinati al piano Garanzia Giovani (Youth Guarantee), il programma contro la disoccupazione giovanile partito in Italia a maggio registrando già quasi 120mila iscritti. La Commissione UE ha sbloccato i primi 11 milioni di euro, prima tranche di 1,1 miliardi assegnatici fino al 2018. L’Italia, insieme alla Spagna, è il paese che ha ricevuto più fondi nell’ambito del programma, volto a inserire i giovani sul mercato del lavoro entro 4 mesi dal termine del percorso di studi. E il neo-eletto presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker si è già impegnato ad alzare in Europa il tetto di età per rientrare nel piano, da 25 a 30 anni sulla scia di quanto già applicato nel nostro Paese.
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I nuovi accordi
Il Governo ha inoltre attivato una serie di accordi con il mondo delle imprese e le agenzie per il lavoro (l‘ultimo è con Assolavoro e Rete Lavoro) per coadiuvare enti centrali e locali con azioni concrete sul fronte di apprendistato, tirocini, accompagnamento al lavoro. Le agenzie per il lavoro si impegnano a promuovere l’apprendistato anche in somministrazione, ad assistere le imprese a stipulare convenzioni territoriali in materia di formazione, ad utilizzare tutti gli strumenti attivabili per l’inserimento occupazionale dei giovani nella forma di ogni tipo di contratto di subordinazione, anche attraverso i benefici offerti dagli enti bilaterali, a gestire i servizi di accompagnamento al lavoro con il riconoscimento a risultato, ad informare le aziende clienti che inseriscono un giovane attraverso un contratto di lavoro subordinato, anche in somministrazione, della possibilità di ottenere un bonus occupazionale, ove previsto dai piani regionali all’interno di Garanzia Giovani. Infine, c’è l’impegno a promuovere tirocini presso le aziende clienti e ad attestare le competenze acquisite sulla base dei criteri fissati dalle normative regionali.
Posti disponibili
Quanto ai dati su come sta andando la Garanzia Giovani in Italia, il problema più grosso è rappresentato dal gap esistente fra le domande (119.092), e i posti disponibili, che sono solo 5.312. Fra coloro che si sono iscritti, oltre 13mila sono già stati convocati dai servizi per il lavoro per un primo colloquio.
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La Regioni con il maggior numero di iscritti è la Sicilia, sopra quota 20mila, seguita da Campania (circa 19mila) e Lazio (9mila). Non si registrano significative differenze fra uomini e donne, mentre è interessante il dato anagrafico. Più della metà dei giovani ha meno di 25 anni, ma c’è un 45% fra i 25 e i 29 anni. Si tratta di numeri che indicano come il mercato apprezzi l’innalzamento dell’età sopra i 25 anni, annunciata da Juncher come priorità per favorire l’occupazione giovanile a livello comunitario. del resto, i dati UU indicano che gli Italiani tra 15 e 24 anni che non studiano e non lavorano (Neet) sono più di un milione, cifra che raddoppia se si contano quelli fino a 29.