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Credito: un prestito vitalizio ipotecario dopo i 65 anni

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 14 Luglio 2014
Aggiornato 4 Gennaio 2016 08:38

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Prestito vitalizio ipotecario, arriva in Parlamento il Ddl per concedere liquidità immediata ai pensionati senza perdere la proprietà dell'immobile.

Un nuovo disegno di legge presentato alla Camera prevede la possibilità per i pensionati, o meglio per gli over 65enni, di usufruire di un prestito vitalizio ipotecario in cambio di liquidità immediata. L’idea del provvedimento, presentato da Marco Causi (Pd), è di non far perdere il possesso dell’immobile ai pensionati, convertendo il suo valore in denaro, lasciando poi agli eredi la possibilità di riscattarlo.

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Ipoteca e vitalizio

In sostanza, sottoscrivendo un contratto tra i proprietari di una casa con più di 65 anni e una banca (o una finanziaria), l’immobile si trasforma in un vitalizio tramite accensione di un’ipoteca con la banca, che riconoscerà al pensionato una somma pari ad una percentuale del valore di mercato dell’immobile stabilito con una perizia. Il finanziamento viene garantito direttamente dall’ipoteca iscritta sulla casa a favore della banca o della finanziaria.

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Rimborso dagli eredi

Successivamente alla morte dei proprietari, gli eredi potranno scegliere se vendere l’immobile o riscattarlo: il rimborso è a carico degli eredi. Se questi non rimborseranno entro un anno e in unica soluzione le spese e gli interessi, capitalizzati e dovuti solo alla morte dei sottoscrittori a meno di rimborso volontario anticipato da parte loro, la banca diventerà proprietaria dell’immobile e potrà decidere di venderlo per estinguere con il ricavato il credito accumulato.