L’ultimo Rapporto Ernst & Young sulle Rinnovabili, Renewable Energy Country Attractiveness Indices analizza l’utilizzo delle Rinnovabili in 30 Paesi su scala globale e la loro attrattività per quanto concerne gli investimenti nelle energie green. L’Italia scende di una posizione, collocandosi solo al sesto posto.
La cultura delle rinnovabili, da alcuni anni in crescita in Italia, è oggi a rischio paralisi, per politiche governative meno generose nei finanziamenti e ancora farraginosa nella normativa e burocrazia di riferimento.
Eppure, il binomio Energia e Ambiente sarebbe economicamente vincente: investire nelle fonti rinnovabili, è uno dei fattori chiave per ridimensionare il mercato del petrolio, costruendo un ecosistema produttivo più green ma anche più profittevole nel lungo periodo.
Nel caso italiano hanno pesato le continue ripercussioni della crisi finanziaria, insieme ai prezzi bassi prezzi del gas e soprattutto la mancanza di una solida struttura politica nel medio e lungo termine che indirizzi correttamente le problematiche e gli investimenti legati alle energie pulite.
Persino gli Stati Uniti hanno perso il primato nella classifica sulle Rinnovabili, una leadership incontrastata dal 2006: a conquistare lo scettro è ora la Cina, che già distanzia gli USA di oltre cinque punti.