Sono giorni importanti, questi, per le Pmi italiane in difficoltà economiche e soprattutto in arretrato rispetto agli impegni presi con le banche in materia di mutui e leasing. L’ABI (Associazione Bancaria Italiana), infatti, ha annunciato l’imminente proroga di sei mesi riferita al termine ultimo per inoltrare le domande di sospensione delle rate. La Moratoria dei debiti delle Pmi, per intenderci, alla quale sarebbe possibile accedere, ad oggi, solo sino al prossimo 31 Gennaio 2011, come previsto dall’Avviso Comune siglato ad agosto 2009.
A rendere noti i dettagli della nuova strategia ABI, lo stesso presidente Giuseppe Mussari, nell’ambito della consueta conferenza di chiusura anno. Un 2010 difficile per le aziende del Belpaese, moltissime delle quali alle prese con un mutuo da rimborsare agli istituti di credito, soprattutto considerando la ripresa dei ritmi di crescita dei tassi d’interesse in quest’ultimo periodo.
Questa è solo una delle motivazioni alla base della proroga, da tempo richiesta e unanimemente considerata necessaria. La misura arriva «per le esigenze di quelle imprese che presentino ancora difficoltà di liquidità, pur avendo prospettive di crescita», ha spiegato Mussari.
Dunque ABI, Associazioni di categoria e Ministero dell’Economia e delle Finanze garantiranno sei mesi in più alle Pmi: come noto, sarà possibile richiedere nuovamente la sospensione delle rate del proprio finanziamento per un periodo massimo di 12 mesi, in cui si potrà scegliere se continuare a versare la sola quota di interessi maturati o evitare ogni forma di pagamento.
Lo slittamento dei termini, tra l’altro, permetterà di rendere pienamente operativa anche la moratoria sui debiti delle pmi contratti a seguito di accesso al credito con la contestuale erogazione di agevolazioni pubbliche.
Di tutte le Pmi con fatturato inferiore ai 50 milioni di euro e fino a 250 dipendenti assunti, non potranno avere accesso alla moratoria quelle che ne hanno già beneficiato nei mesi scorsi, con sospensioni che al 30 Aprile erano pari a 184mila, per un controvalore totale di finanziamenti di 55 miliardi di euro.
Nel complesso, la nuova strada intrapresa dall’ABI mira a creare una vera e propria strategia, non solo con la Moratoria ma con una serie di ulteriori interventi volti ad alleggerire il peso della crisi che grava oggi sulle spese di molte piccole e medie imprese. Tra questi, ad esempio, anche la mancata applicazione delle commissioni a chi va occasionalmente in rosso sul conto corrente per piccoli importi: questa scelta servirà «a migliorare il rapporto con i clienti e la trasparenza».