Per crescere le PMI puntano sempre di più sull’innovazione, ma in partnership: questo è quanto emerge dall’Osservatorio sulle tendenze innovative della piccola e media imprenditoria italiana dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne, presentato al Focus PMI 2014, la quarta edizione dell’Osservatorio Annuale sulle PMI Italiane promosso dallo studio legale e tributario Ls Lexjus Sinacta.
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Dall’analisi, effettuata nel periodo gennaio-dicembre 2013, emerge come nonostante la maggior parte delle PMI presenti un buon grado di propensione all’innovazione, 1 su 4 non è ancora consapevole del proprio potenziale innovativo. Eppure in Italia il 49% dei 15,9 miliardi di euro di spesa per innovazione dalle imprese italiane è frutto degli investimenti delle PMI.
Dimensione aziendale
Indipendentemente dal settore di attività, ad avere una maggiore spinta innovativa sono le aziende di dimensioni maggiori, nel triennio 2011-2013 ad introdurre innovazioni sono state:
- il 35,7% delle imprese fino a 5 addetti;
- il 45% di quelle che hanno fra i 6 e i 9 occupati;
- il 61% per le imprese che superano i 10 dipendenti.
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Fatturato
Ad influenzare la propensione all’innovazione è anche il fatturato aziendale:
- 1 impresa innovativa su 3 ha meno di 100mila euro di ricavi;
- il 72% di aziende ha un fatturato di oltre 2 milioni di euro.
Partnership
Indipendentemente dal fatturato micro, piccole e medie imprese non innovano solo investendo in ricerca e sviluppo, ma anche coinvolgendo i partner esterni all’azienda (fornitori e clienti in primis), per creare una rete di collaborazione trasversale e integrata che possa influenzare positivamente la strategia aziendale.