Ci sono tre possibili strade per rateizzare le somme dovute a Equitalia: piano in 10 anni (120 rate), in 6 anni (72 rate) o nuova rateazione per coloro che si erano visti interrompere un piano perché non in regola con i pagamenti, come previsto dal Decreto IRPEF (Dl 66/2014, articolo 11-bis), utilizzando il modulo reso disponibile in questi giorni dall’agente della riscossione. La possibilità spetta ai contribuenti purché la decadenza dal beneficio si sia verificata entro il 22 giugno 2013. La richiesta deve essere presentata entro il prossimo 31 luglio, con le modalità spiegate sul sito di Equitalia, che alla sezione “rateizzare“:
=> Scarica il modello di domanda per rateizzare il debito Equitalia
Questi nuovi piani non sono prorogabili e hanno un paletto relativo alla decadenza dle beneficio più stringente di quelli ordinari: basta saltare 2 rate, anche non consecutive, e scatta l’esclusione (nei piani ordinari, il limite è di 8 rate). secondo le stime di Equitalia, questa nuova finestra potrebbe riportare in reateazione un totale di 20 miliardi di euro.
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Vediamo invece un breve vademecum anche per le altre possibilità di rateazione previste da Equitalia: piano ordinario, e straordinario. I entrambi i casi, l’importo minimo di ogni rata è di 100 euro. Esiste flessibilità fra i due diversi programmi, per cui è possibile chiedere una rateazione ordinaria nel caso in cui venga rifiutata quella straordinaria, e si può chiedere viceversa l’allungamento del piano da 72 a 120 rate. Nel caso di debito fino a 50mila euro, basta presentare una domanda semplice, senza allegare alcuna documentazione. Se invece il debito è superiore, prima di concedere il pagamento in 120 rate Equitalia effettua delle verifiche sulla situazione economica del contribuente. In termini generali, la rateazione straordinaria è concessa a contribuenti che non riescono a pagare il debito in sei anni ma sono in grado di sostenere un piano a dieci anni. Questi i criteri: per persone fisiche e ditte individuali, quando la rata è superiore al 20% del reddito mensile, per le altre imprese quando è superiore al 10% del valore della produzione mensile e l’indice di liquidità è compreso fra 0,5 e 1.
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La decadenza dal beneficio scatta in caso di mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive (come detto, questo vale per i piani ordinari e straordinari, non per quelli di ritorno alla rateizzazione da chiedere entro il 31 luglio). Il contribuente che ottiene la rateazione non è più considerato inadempiente, quindi ad esempio può richiedree il DURC per partecipare alle gare.
La domanda si può presentare con raccomandata A/R, oppure presso gli sportelli Equitalia. Per ognuno dei casi specifici sopra elencati ci sono moduli appositamente predisposti, che possono prevdere o meno la necessità di allegare documentazione aggiuntiva.
Tutta la modulistica Equitalia per i piani di rateizzazione