Stanno riprendendo in questi giorni le normali attività di riscossione da parte di Equitalia, rimaste sospese fino allo scorso 15 giugno a causa delle norme applicative della sanatoria. Si tratta della finestra agevolativa sul pagamento di cartelle arretrate senza interessi prevista dalla legge di Stabilità 2014, che si è conclusa lo scorso 31 maggio con 145mila adesioni e, comunica Equitalia, ha portato incassi per 725,5 milioni di euro. L’agente della riscossione sta inviando ai contribuenti avvisi con un riepilogo del debito, le indicazioni per il pagamento e sugli strumenti per evitare di incorrere in procedure esecutive. Equitalia assicura che agli sportelli sul territorio verrà fornita adeguata assistenza ai contribuenit, a disposizione dei quali viene anche proposto un sintetico vademecum.
=> Cartelle Equitalia: il modello di avviso
Vademecum
- Sono aperti fino al 31 luglio i termini per riattivare la rateizzazione delle cartelle Equitalia per i contribuenti che avevano perso il beneficio per morosità. I contribuenti che ne faranno richiesta in tempo utile potranno avere un piano di dilazione fino a un massimo di 72 rate.
- La rateazione è comunque il principale strumento sempre a disposizione del contribuente per agevolare i pagamenti. Se il debito è inferiore ai 50mila euro, basta una semplice richiesta, senza necessità di documentazione aggiuntiva. Sono possibili diverse tipologie di operazione: una rateizzazione fino a dieci anni, in presenza di particolari condizioni, prorogare una rateizzazione già in corso oppure chiederne una successiva in caso di nuove cartelle.
- I contribuenti che vantano crediti con la pubblica amministrazione, possono utilizzarli in compensazione delle cartelle esattoriali.
- Nel caso in cui il contribuente non ritenga di dover pagare le somme richieste dagli enti creditori, può chiedere la sospensione della riscossione direttamente a Equitalia, che poi provvederà a inviare le relative segnalazioni all’ente creditore.
- Per assistenza e informazioni gli sportelli sul territorio sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle 13.15. Per le situazioni più complesse, in tutti i capoluoghi di provincia sono disponibili lo “Sportello Amico“, e lo “Sportello Amico Imprese“. Molte informazioni sono comunque presenti sul sito istituzionale (clicca qui), che prevede anche una serie di servizi specifici al contribuente: estratto conto, pagamenti con carta di credito, servizio contribuenti, invio richieste, modulistica, pianificazione delle rateazioni.
- Per i contribuenti che non pagano, sono previste le procedure cautelari (fermo e ipoteca) ed esecutive (pignoramento). Prima di avviarle, Equitalia avvisa il contribuente con apposite comunicazioni. Anche in caso di pignoramento, la legge prevede una serie di tutele per il contribuente: non si può pignorare la prima casa, la quota pignorabile di stipendio o pensione va da un decimo a un quinto, non può essere disposto il fermo del veicolo che serve ad effettuare il proprio lavoro, non si possono effettuare ipoteche per debiti inferiori ai 20mila euro, non si possono pignorare immobili per debiti inferiori ai 120mila euro. In caso di pignoramento del conto corrente, non si può toccare la quota relativa a stipendio o pensione. In realtà, esiste anche una disposizione interna del 2013 in base alla quale Equitalia non procede sul conto corrente sul quale viene versato lo stipendio se l’assegno è inferiore ai 5mila euro al mese.
- Per gli iscritti ad associazioni o ordini professionali ci sono circa 200 convenzioni su tutto il territorio nazionale.
- I pagamenti possono essere effettuati direttamente online, utilizzano gli appositi strumenti sul sito, negli uffici postali, presso gli sportelli bancari, i tabaccai convenzionati con banca ITB, le ricevitorie Sisal e Lottomatica, le funzionalità di home banking della propria banca o di Poste italiane.