Sono le imprese che investono nell’Export quelle con il maggiore tasso di crescita sul territorio nazionale. Rispetto alle concorrenti che preferiscono vendere solo nel nostro Paese, quelle che esportano ottengono un fatturato maggiore con utili più alti. Ad affermarlo è un il recente sondaggio Regus, fornitore mondiale di soluzioni flessibili per l’ufficio, che sottolinea come questo trend non sia una novità di quest’anno, ma una linea di tendenza che ormai si conferma da almeno tre anni.
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Cresce il 55% delle aziende operanti all’estero con attività di Export, con un buon 46% che dichiara profitti in aumento. Dati interessanti soprattutto se confrontati con la situazione di crisi globale e con le condizioni del mercato interno: solo nel 36% dei casi si registra un fatturato in crescita. Ovviamente risultano avvantaggiate le imprese che riescono ad avere un contatto diretto con il bacino di potenziali clienti. Il 64% dichiara inoltre che avere una sede presso o vicina ai clienti incrementa le vendite:
“L’80% delle aziende italiane dichiara che la vicinanza fisica ai clienti migliora la loro fidelizzazione, comporta una gestione più efficace di eventuali criticità (74%) e migliora la soddisfazione dei clienti stessi (72%)”.
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Importanti anche gli spunti di riflessione Regus, che sottolinea ad esempio come il Governo potrebbe e dovrebbe avere un ruolo di maggiore efficacia e proattività verso l’Export, magari fornendo un supporto legale e fiscale relativamente alle leggi e normative del Paese straniero, oppure fornendo un luogo o un occasione in cui fare networking.