Rafforzata l’apertura alle startup delle opportunità di accesso al mercato della fornitura di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione: la Consip ha introdotto alcune importanti novità nel MEPA, il mercato elettronico della PA, semplificando le regole che disciplinano l’accesso e l’operatività da parte di PMI e startup.
=> Come vendere beni e servizi alla Pubblica Amministrazione
Sono tre le principali novità che renderanno più facile per le aziende vendere beni e servizi alla PA di importo inferiore alla soglia comunitaria (134mila euro per le PA centrali e 207mila euro per tutte le altre):
- l’eliminazione del requisito capacità economico/finanziaria da parte delle imprese che intendono accreditarsi sul MEPA che prevedeva un fatturato annuo di 25mila euro;
- l’abolizione dell’obbligo di pubblicare un catalogo di beni e servizi per accreditarsi sul mercato elettronico;
- la possibilità di abilitare Reti di impresa, gli aderenti alle associazioni di tipo non ordinistico e, più in generale, per chi svolge attività professionale non organizzata ai sensi della legge n. 4/2013.
Tra le prossime sfide c’è quella di potenziare ulteriormente la piattaforma telematica che Consip gestisce per conto del Ministero dell’Economia e le Finanze (MEF) facendo lavorare in sinergia i diversi attori istituzionali che lavorano allo sviluppo e alla valorizzazione delle startup. L’obiettivo è di aumentare la percentuale di imprese iscritte al MEPA che siano registrate alla Camera di Commercio da meno di 36 mesi, attualmente l’11,6% ( 2.486) sul totale delle imprese abilitate.