Terminato l’iter parlamentare del Decreto IRPEF, confermando il bonus da 80 euro in busta paga e il rinvio dell’acconto TASI nei comuni senza delibera, entrambe misure già operative. La Camera ha approvato in via definitiva il Dl 66/2014 (su cui c’era la fiducia) con 322 sì, 149 no e 8 astenuti. Non ci sono particolari novità rispetto al testo approvato al Senato: vediamo un breve riepilogo delle norme principali.
=> Decreto IRPEF: le novità approvate
Bonus in busta paga
E’ già arrivato con le buste paga di maggio: è destinato a lavoratori dipendenti e assimilati tramite un taglio del cuneo fiscale di 640 netti per il 2014, corrisposto mensilmente e di conseguenza da maggio a dicembre è pari a 80 euro al mese. Il decreto prevede che con la Finanziaria 2015 diventi una misura strutturale. Una modifica introdotta al Senato prevede anche l’estensione del bonus a famiglie monoreddito con almeno due figli a carico. L’Esecutivo si è impegnato in molteplici occasioni ad estendere il taglio del cuneo anche ai pensionati.
=> Speciale Bonus in busta paga
Altre misure
- Taglio IRAP: del 10% per aziende e professionisti.
- Rinvio TASI: nei comuni senza delibera.
- Rateizzazione cartelle Equitalia per contribuenti morosi.
- Fondi pensione: aumento all’11,5% della tassa.
- Tassa sui passaporti: da 40,29 a 73,50 euro.
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Pagamento debiti PA: sbloccata nuova tranche.
- Rivalutazione beni d’impresa: rateizzazione imposta (giugno, settembre, dicembre).