Torna positivo l’andamento dei finanziamenti alle imprese italiane non finanziarie, con un trend rilevato dall’ABI addirittura al di sopra della media europea: +0,3%, in netto miglioramento rispetto al -3,1% di fine 2009. Ad ottobre i prestiti bancari al settore privato sono cresciuti del 5,4%, come erano due anni fa (2008).
Per le piccole aziende l’incremento è stato persino maggiore, con un tasso di crescita annuo pari a +0,5%. Per le micro-imprese fino a 5 addetti il tasso è stato pari a +1,7%, mentre i finanziamenti per l’acquisto di immobili hanno registrato una crescita dell’8,5%.
In rialzo, seppur minore, anche i tassi praticati sulle nuove operazioni alle imprese, con quelli sui prestiti alle società non finanziarie: 2,50% ad ottobre (+2% rispetto a settembre).
Tra i dati ABI segnaliamo inoltre il costo annuo del contante, 10 miliardi di euro (7,2 alle imprese e 2,8 alle banche) e il numero di carte di pagamento in circolazione, 77 milioni. L’Italia, infine, risulta particolarmente indietro rispetto a Francia, Gran Bretagna, Spagna e Olanda, per quanto concerne i pagamenti elettronici.
Il credito alle imprese non è mai mancato, neanche durante la crisi, secondo ABI che evidenzia come nel biennio 2008-2009 il PIL italiano sia sceso a oltre -6% mentre i finanziamenti bancari alle imprese hanno evidenziato un tasso di crescita medio superiore al 6%.