Approvata la Riforma della PA da parte del Consiglio dei Ministri, che ha varato anche il decreto di Semplificazione e Crescita che contiene diverse misure a favore delle imprese, mentre slitta di una settimana l’approvazione del decreto semplificazioni fiscali. Il premier Matteo Renzi ha assicurato:
«In totale tra energia e riduzione degli oneri per le Camere di Commercio le PMI risparmieranno 2 miliardi».
=> Agroalimentare: Piano #campolibero per lavoro e imprese
Riforma PA
Nella Riforma della PA il Governo punta sul ricambio generazionale nelle Pubbliche Amministrazioni introducendo la revoca dei trattenimenti in servizio e rendendo più flessibile il turn over nella Pubblica Amministrazione. Viene poi disposto che i magistrati amministrativi, ordinari, contabili e militari non possano ricoprire incarichi dirigenziali nella PA facendo ricorso all’istituto della aspettativa.
=> Riforma PA: tutte le novità, dall’IRI al superbollo auto
In tema di mobilità obbligatoria e volontaria il decreto contiene nuove disposizioni perché nelle PA possano essere ricoperti i posti vacanti in organico grazie al passaggio diretto di dipendenti in servizio presso altre PA che facciano domanda di trasferimento (entro i 50 Km). Non potranno invece essere assegnati incarichi dirigenziali a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. Inoltre si interviene sulla giustizia sia quella amministrativa sia quella civile e penale. I processi di competenza dei TAR e del Consiglio di Stato dovranno essere telematizzati entro il prossimo anno, si accelerano i giudizi sulle opere pubbliche e si introduce l’azione di accertamento. Vengono ridotti a partire dal 1° agosto del 50% i contingenti complessivi dei distacchi, al personale delle PA per ciascuna associazione sindacale. Soppressi a partire dal 1° ottobre 2014 le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale e il Magistrato delle Acque per le province venete e di Mantova. Viene introdotta un’unica Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e contro la corruzione.
Decreto Crescita
Per quanto riguarda il decreto Crescita i punti cardine prevedono per le PMI la riduzione del 10% dei costi delle bollette energetiche, il rafforzamento dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) e lariduzione del 50% il diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio. Viene eliminata la garanzia per i rimborsi IVA fino a 15.000 euro, mentre per quelli di importo superiore la garanzia diventa alternativa al visto di conformità, anche per i crediti infrannuali. Abrogata la norma che prevede la responsabilità solidale negli appalti e l’incentivo del 2% del valore dell’opera per i progettisti della PA e quello sulla redazione degli atti di programmazione e ridotti i requisiti di accesso alle gare di progettazione oltre i 100.000 euro. Il decreto contiene inoltre disposizioni urgenti per il rilancio del settore agricolo riguardo giovani, lavoro, semplificazioni, innovazioni d’impresa, sicurezza, Ogm, detassazione degli investimenti in impianti e macchinari e misure per facilitare la quotazione in Borsa.
Semplificazioni
Tra le misure per semplificare gli adempimenti fiscali spicca l’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata a partire dal prossimo anno.