Le nuove tecnologie ed il turismo hanno grande potenziale da sviluppare in sinergia e per le buone idee i fondi non mancano. Lo dimostra la Regione Lazio, ove il primo Distretto Tecnologico per i beni e le attività culturali (DTC) in Italia ha preso forma grazie a finanziamenti già stanziati per 61 milioni di euro e 13 già spesi in fondi attuativi. Il progetto è denominato “Futouring” ed è un agglomerato di iniziative volte a valorizzare specifiche realtà sul territorio laziale.
«Un metaportale aggregatore dei beni culturali laziali. Sei siti storici portati a nuova vita da show virtuali e applicazioni innovative di “realtà aumentata” a disposizione del turista culturale, “homo telephonicus” per eccellenza. Un bus digitale, prototipo per un tour virtuale del bene culturale direttamente dal pullman. Un “centro di eccellenza” per la condivisione delle innovazioni. Una Cyber hall per scaricare gratuitamente su telefonini, tablet e computer tutto il virtuale possibile della Roma antica, con cartografie interattive e animazioni in 3d».
Grazie alle tecnologie introdotte nei vari progetti il turista sarà accompagnato in tour virtuali in grado di impreziosire la realtà con immagini, informazioni e servizi aggiuntivi per moltiplicare l’emozione dell’esperienza e migliorare le capacità espressive dei luoghi storici di cui la capitale ed il circondario possono far vanto. Il DTC ha preso il via a fine 2007 e tre anni più tardi dimostra quanto le piccole imprese interessate ad investire in innovazione possano trovare importanti opportunità.
I finanziamenti, infatti, sono stati assegnati dalla Filas (società finanziaria della Regione per lo sviluppo dell’innovazione delle Pmi del Lazio), il cui direttore generale Stefano Turi spiega: «La tecnologia può fare da spartiacque tra il passato e il futuro del turismo culturale. Oltre ad essere un modo per dare ulteriore valore al nostro patrimonio, questo tipo di offerta è sempre più apprezzata e richiesta da una domanda fortemente evoluta.
Condividere una realtà culturale aumentata o le applicazioni per la mobilità può rivelarsi una killer application fondamentale per un patrimonio come il nostro, a tutto vantaggio delle strutture di accoglienza e di un indotto tecnologico rivendibile all’estero».
Alcuni esempi delle idee portate a compimento nel nome di Futouring e presto disponibili al grande pubblico:
- «Un metaportale aperto a tutti gli attori del mondo culturale: turisti, aziende ed enti, studenti ed esperti di ict applicata ai beni culturali. Su www.futouring.com si potranno trovare contenuti multimediali sui beni culturali nella biblioteca multimediale del Lazio, mappe e dati cartografici open, informazioni, itinerari e punti di interesse culturale
sviluppati sul territorio dai progetti di valorizzazione del Dtc»: marzo 2011; - «Le collezioni di Palazzo Braschi si integrano con realtà aumentata e patrimonio della città di Roma grazie ad applicazioni per iPhone e iPad. Un’applicazione che trasforma Roma in uno straordinario Museo diffuso a partire dai materiali di Palazzo Braschi (mappe antiche, incisioni, foto panoramiche ecc.) per arrivare alla ricomposizione del paesaggio storico urbano in varie epoche storiche»: giugno 2011;
- «Un pullman dai dispositivi ultratecnologici per visitare Roma e il Lazio “come non si sono mai visti prima”. Il bus è dotato di diversi schermi che, attraverso applicazioni e mappe georeferenziate in realtime, consentono ai turisti di localizzare i monumenti e i punti di interesse più vicini (musei, servizi, ecc.), accedere a filmati e ricostruzioni virtuali esplicativi sui luoghi attraversati durante il percorso. Il bus dispone inoltre di un sistema di video camera immersiva (del tipo Street View) collocato sul tetto del Pullman in grado di generare nuovi contenuti (foto a 360 gradi e video immersivi) per il portale del Turismo Culturale»: (ottobre 2011);
- «Una Cyber Hall che fungerà da porta di accesso al territorio del Lazio e alle sue risorse. Nel cuore di Roma, uno spazio dove i turisti potranno recarsi per orientarsi e preparare il proprio itinerario grazie a una sala polifunzionale e all’utilizzo delle tecnologie più avanzate».