Presentato da parte di CoLAP (Camera dei Deputati dal Coordinamento Libere Associazioni Professionali), Alta Partecipazione e Confassociazioni la proposta di legge per uno “Statuto delle Attività professionali” che tocca temi quali la salvaguardia del lavoro autonomo svolto con attività prevalentemente individuale, il sostengo all’avvio delle attività professionali, la regolamentazione dei rapporti di lavoro autonomo, la promozione del lavoro autonomo femminile, gli equi compensi, le garanzie del credito, la tutela della maternità, la previdenza, gli ammortizzatori sociali.
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Andrea Dili di Alta Partecipazione spiega che oltre ad essere il primo provvedimento organico rivolto al mondo del lavoro autonomo e professionale, la proposta di Statuto delle Attività Professionali è
“particolarmente rilevante per almeno due ordini di motivi:
- da un lato riporta l’attenzione su una platea che, pur realizzando una quota a due cifre del PIL del nostro Paese, non viene adeguatamente considerata nelle scelte della politica, attraverso strumenti quali sostegno all’avvio dell’attività, agevolazioni fiscali, equità e adeguatezza dei compensi e allargamento delle tutele sociali;
- dall’altro essa è frutto di un percorso che vede la partecipazione fattiva dei rappresentanti di moltissime associazioni di lavoratori autonomi e professionisti”.
Emiliana Alessandrucci Presidente del CoLAP aggiunge che
“Lo Statuto propone diritti e garanzie, noi siamo convinti che serviranno per aprire nuove opportunità, questo chiede a gran voce il mondo professionale associativo: opportunità. Le priorità del CoLAP sono chiare: riforma previdenziale, valorizzazione del sistema di eccellenza proposto dalle associazioni e dalla Legge 4/2013, partecipazione come interlocutori autorevoli alle riforme che riguardano fisco, semplificazione, supporto alla crisi”.
Per Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni particolarmente positiva è
“La previsione di sostenere l’aggiornamento professionale con la deducibilità delle spese per la formazione e l’istituzione di voucher formativi specifici per i lavoratori autonomi perché, nell’economia della conoscenza, è necessario comunque assicurare processi di ‘continuità professionale’ e di sviluppo delle competenze che consentano ai professionisti di superare i momenti congiunturali e di far crescere la propria offerta di professionalità”. “Non va poi dimenticata l’importantissima previsione di riduzione dell’aliquota contributiva per i professionisti iscritti alla gestione separata INPS e altrettanto fondamentali previsioni di rafforzamento del lavoro femminile sia con la piena esigibilità della maternità per le professioniste iscritte alla Gestione Separata che con l’estensione delle prestazioni in caso di malattia”.