Entro il 25 luglio tutti i server italiani di firma digitale dovranno essere sottoposti a certificazione di sicurezza, a garanzia e tutela degli utilizzatori, così come disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 luglio 2012 (in Gazzetta Ufficiale n. 237 del 10 ottobre 2012). In questo modo le firme elettroniche diventeranno ancora più sicure: una sorta di bollino blu attesterà inftti il superamento, da parte del dispositivo, del processo di revisione e del rigoroso test previsto dalla legge italiana.
=> Nuovo regolamento per la firma elettronica
Dunque, dal 25 luglio 2014 tutti produttori di dispositivi di firma elettronica dovranno essere in grado di fornire sistemi conformi agli standard di sicurezza e garanzia previsti dalla direttiva europea. Si tratta di un altro importante passo nel percorso di dematerializzazione intrapreso dal nostro Paese con l’obiettivo di raggiungere una maggiore efficienza, risparmi per lo Stato per oltre 200 miliardi di euro l’anno, l’armonizzazione degli standard internazionali e l’abbattimento delle barriere del commercio.
Senza la certificazione le firme digitali prodotte non saranno più valide: il bollino blu diuventa quindi essenziale per garantire la validità legale di documenti e atti. Da un lato si prospeta dunque un’imminente rivoluzione del mercato, considerato che in Italia si contano sulle dita di una mano i dispositivi già accertati o in via di certificazione.
Dell’argomento e delle sue potenzialità in Italia se ne parlerà il prossimo 11 giugno a Roma nel corso dell’evento Key4Paperless la cui partecipazione è gratuita, previa iscrizione.