Obiettivo: eco-efficienza per guadagnare e risparmiare, di questo e molto altro si sta parlando in questi giorni alla fiera internazionale della Green Economy Ecomondo di Rimini.
Si va dal nuovo “Dossier Prevenzione” in tema di gestione dei rifiuti come leva economica, ambientale e culturale alla raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) come obbligo e opportunità, dalle nuove tecnologie verdi adottate dalle aziende ai casi di eccellenza in Italia, fino ad arrivare al Premio Sviluppo Sostenibile 2010.
Si è parlato anche di politiche di prevenzione – come quelle promosse dal Conai – che hanno introdotto nelle imprese soluzioni sostenibili come gli eco-imballaggi.
Un risultato che si traduce, dal punto di vista economico, nel risparmio di 500 milioni di euro tra costi di smaltimento, emissioni, costi esterni da trasporti evitati.
E poi ancora, si è parlato di RAEE (rifiuti elettronici ed elettrici): le stime per fine 2010 indicano un+30%, con l’Italia che sta recuperando e a fine anno ci si dovrebbe allineare con le direttive dell’Unione Europea.
Un’eccellenza a Ecomondo è l’esperienza della Svezia, nella gestione RAEE e non solo, testimoniata dall’ambasciatore di Svezia in Italia, Ruth Jacoby, che ha sottolineato come in Svezia «il tema della sostenibilità ambientale è…non un lusso, ma un volano per la crescita dell’economia; non un costo ma un’opportunità.
Sembra iniziarlo a capire anche l’Italia, dove 128 Comuni hanno deciso di installare pannelli solari negli edifici pubblici e dove il fatturato complessivo della Green Economy è stato valutato in 10 miliardi di euro.
E a dimostrazione le le aziende italiane hanno recepito il messaggio, tre imprese ritenute motore verde dell’economia italiana sono state insignite con il Premio Sviluppo Sostenibile 2010 dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.