L’IMU 2014 costerà meno che nel 2013, anche perché sulle prime case non si paga, ma in compenso c’è la TASI, che ipotizzando un gettito di 4,1 miliardi di euro comporterà un aumento delle tasse sulla proprietà immobiliare del 5,4%. Meno pesante, ma pur sempre un aumento, quello per le altre imposte sugli immobili: fra IRPEF, IRES e bollo crescono dell’1,3% (nonostante la diminuzione della cedolare secca). Infine, anche quelle sul trasferimento di proprietà salgono, dell’1,2%.
Vediamo voce per voce le stime effettuate dalla Cgia di Mestre.
=> Speciale Tasse sugli Immobili
IMU e TASI
L’IMU nel 2013 ai contribuenti è costata in tutto 19,986 miliardi. Quest’anno, l’esborso sarà più leggero di 674 milioni, portando il gettito totale IMU a 19,312 miliardi, con un risparmio del 3,4%.
Attenzione: non è che l’IMU sia diminuita, anzi. Per i proprietari di immobili spesso aumenta, o nella migliore delle ipotesi resta uguale al 2013. E’ che nel gettito totale non c’è più l’IMU sulle prime case (nel 2013 in parte pagata con la mini IMU).
=> I rincari per gli immobili d’impresa
La Cgia ipotizza un gettito TASI di 4,1 miliardi. Di fatto, per IMU e TASI nel 2014 si spenderano 3,4 miliardi in più rispetto alla sola IMU 2013
=> Confronto TASI e IMU a Roma
Calcolando che ci sarà poi una risparmio di circa 1 miliardo per la maggiorazione TARES (che non c’è più), mentre le tasse sui rifiuti (TARI) e l’imposta di scopo restano immutate, il totale del prelievo sulla proprietà degli immobili sale di 2,4 miliardi, portando il gettito a 31, 096 miliardi, contro i 28,664 del 2013. Quindi, un aumento dell’8,5%.
Si tratta di simulazioni, visto che ancora mancano le aliquote di molti Comuni e che le delibere esistenti presentano una tale varietà che è difficile fare conti precisi (). Analogo discorso per il gettito IMU.
=> IMU e Tasi: le nuove regole per l’acconto
Le elaborazioni Cgia si basano sul presupposto che la somma del gettito TASI + IMU assicuri ai Comuni entrate pari a quelle disponibili nel 2012 e 2013. In funzione di questo ragionamento, la stima del gettito totale TASI è più alta di quella contenuta nella relazione tecnica allegata alla Legge di Stabilità 2014, che indica un valore di 3,764 miliardi.
Tasse rendita immobili
Il maggior rincaro riguarda l’IRES (imprese) con un rincaro del 26,8%, pari a 95 milioni (da 355 a 450 milioni di euro). L’IRPEF aumenta di 42 milioni (+0,6%), da 6,525 miliardi a 6,567 miliardi. Scende la cedolare secca (l’aliquota sull’affitto di immobili a canone concordato è infatti diminuita al 15%, e scenderà al 10% nel 2014 fino al 2017), con un risparmio pari a 20 milioni (da 1,516 a 1,496 miliardi di euro).
=> Speciale cedolare secca
Le tasse di registro e bollo sulle locazioni sono invariate (gettito totale, 799 euro). Il risparmio sulla cedolare secca è pari a 20 milioni (da 1,516 a 1,496 miliardi di euro). Il risultato è che il totale del prelievo sulla reddività degli immobili sale di un 1,3%, che in soldoni corrisponde a 117 milioni (si passa dai quasi 9,2 miliardi 2013 a 9,3 miliardi 2014).
Tasse passaggio di proprietà
IVA e imposta su successioni e donazioni sono invariate mentre il calo dell’imposta ipotecaria o catastale non compensa l’aumento di registro e bollo. Alla fine, il totale del prelievo 2014 è di 11.968, contro gli 11,831 del 2013: aumento di 137 milioni, ovvero +1,2%.